Un pezzo sul "rapporto particolare tra una giornalista e un noto politico"

Nunzia De Girolamo a processo per tentata violenza privata all'autrice di un articolo

un pezzo sul rapporto particolare tra una giornalista e un noto politico

Nel mirino una mail con la quale l'ex deputata avrebbe manifestato la volontà di pubblicare un articolo sull'informazione distorta, ed avrebbe preannunciato che avrebbe avuto come oggetto "il rapporto particolare"

Benevento.  

Avrebbe compiuto “atti idonei e diretti in modo non equivoco a costringere una giornalista a non scrivere articoli di contenuto distorto sul proprio conto”. E' la condotta, riassunta nell'accusa di tentata violenza privata, contestata dal sostituto procuratore Flavia Felaco all'ex parlamentare Nunzia De Girolamo. Reduce dalla conduzione di una trasmissione televisiva su Rai 1, ora conclusa, De Girolamo è stata chiamata in causa per una vicenda che risale al 29 marzo del 2018.

Secondo gli inquirenti, dopo un articolo sulla sua mancata elezione al Parlamento, “dal sapore critico e sarcastico”, De Girolamo avrebbe indirizzato una mail all'autrice - parte civile con l'avvocato Nunzia Gagliotti- con la quale avrebbe manifestato la volontà di pubblicare un articolo sulla libertà di stampa e sull'informazione distorta, ed avrebbe preannunciato che il pezzo avrebbe avuto ad oggetto “il rapporto particolare tra una giornalista ed un noto politico, alludendo evidentemente a notizie compromettenti riguardanti la sfera personale della giornalista, con la finalità di deterrente a scrivere nuovi articoli sul conto della De Giroalmo”.

Questa mattina l'udienza del processo dinanzi al giudice Sergio Pezza, scandita dalla richiesta di rito abbreviato avanzata dall'avvocato Domenico Di Terlizzi, difensore dell'imputata, che ha anche depositato una memoria per sostenere l'estraneità della sua assistita ad ogni addebito. Si torna in aula a settembre per la discussione e la sentenza.

Come è ampiamente noto, De Girolamo è una delle sei persone (su otto) di cui il sostituto procuratore Assunta Tillo ha impugnato la sentenza con la quale il Tribunale di Benevento, il 10 dicembre del 2020, ha assolto da tutte le accuse, perchè il fatto non sussiste, gli otto imputati tirati in ballo dal cosiddetto troncone politico dell'indagine sull'Asl condotta dalla guardia di finanza. L'iniziativa del Pm riguarda solo due storie nelle quali erano stati ravvisati gli addebiti di concussione, tentata concussione e turbativa di gara.