Ha accettato di sottoporsi all'esame, di rispondere alle domande che le sono state rivolte dal pm Maria Colucci, dal legale delle parte civili e dai difensori. Sonia Matei (avvocato Mario Villani), 45 anni, nazionalità rumena, residente a San Giorgio del Sannio, lo ha fatto per un'ora abbondante nel processo in cui è accusata di estorsione, due tentate estorsioni ed istigazione al suicidio di un 47enne irpino – i suoi familiari ed un'altra persona sono rappresentati dall'avvocato Giuseppe Romano- che nell'ottobre del 2017 si era tolto la vita.
Un gesto che, secondo gli inquirenti, aveva compiuto perchè terrorizzato dalle minacce che gli avrebbe rivolto lei: avrebbe rivelato i loro incontri alla moglie se il malcapitato, al quale aveva fatto credere di essere rimasta incinta, non le avesse dato una somma di denaro.
Non ho mai creduto che potesse farla finita, pensavo che fosse soltanto una scusa per non darmi quanto mi aveva promesso per la prestazione sessuale, ha affermato la Matei, che ha escluso ogni minaccia, sostenendo che sia in quel caso, sia in altri il suo unico obiettivo era soltanto quello di recuperare i soldi da coloro che non l'avevano pagata.
Questa la sua versione su una storia sconvolgente sulla quale il 16 luglio, dopo la discussione, arriverà la sentenza del Tribunale, che riguarderà anche Francesco Festa (avvocati Vincenzo Sguera e Luigi Diego Perifano), 66 anni, di Benevento, che deve rispondere di favoreggiamento della prostituzione. Uno dei frequentatori della donna, destinatario di una richiesta di denaro, avrebbe chiesto il suo intervento, e lui, a detta della Procura, l'avrebbe rassicurato. Con l'obiettivo di allontanarla da lui, avrebbe detto alla Matei che che le avrebbe procurato altri clienti.
Come più volte ricordato, i due imputati erano stati colpiti nel 2019 da una ordinanza di custodia cautelare adottata in una indagine del sostituto procuratore Marcella Pizzillo e dei carabinieri: Matei era finita in carcere, Festa ai domiciliari. Al termine degli interrogatori di garanzia, il gip Gelsomina Palmieri aveva disposto gli arresti in casa per l'allora 43enne ed aveva rimesso in libertà Festa, revocando il provvedimento nei suoi confronti.
Comparsa dinanzi al giudice, Matei si era definita una vittima di coloro che ne avrebbero approfittato, presentandosi come single e promettendole soldi dopo aver avuto con lei rapporti sessuali. Sparendo poi nel nulla e senza rispettare l'impegno.
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Accusata di bancarotta, scatta la prescrizione
Era accusata di bancarotta fraudolenta, ma il Tribunale, dopo aver derubricato l'imputazione in quella di bancarotta semplice, ha dichiarato il non doversi procedere per intervenuta prescrizione. E' la sentenza al termine del processo a carico di Daniela Serraiocco (avvocato Mario Villani), chiamata in causa per il fallimento di una società di cui era titolare.