Inchiesta Porcaro, è l'ora dei ricorsi degli indagati e del Pm

Fallimenti e concordati, il 21 e il 25 giugno le udienze al Riesame

inchiesta porcaro e l ora dei ricorsi degli indagati e del pm
Benevento.  

E' in programma il 21 giugno, dinanzi al Riesame, la discussione dell'appello presentato da quattro commercialisti ed un avvocato che lo scorso 27 aprile sono stati colpiti dall'interdizione per un anno dall'esercizio della professione disposta dal gip Vincenzo Landolfi, nell'inchiesta del sostituto procuratore Assunta Tillo e della guardia di finanza sulle procedure di concordato preventivo e fallimento.

Si tratta di alcuni dei componenti lo studio Porcaro: oltre a Mario, Laura Paglia, Andrea Porcaro, dell'avvocato Fabrizia De Nigris, tutti rappresentati dall'avvocato Giuseppe Iannaccone, e di Vincenzo Catalano (avvocato Italo Palumbo), anch'egli commercialista, di Benevento. Quest'ultimo si era avvalso della facoltà di non rispondere durante l'interrogatorio di garanzia, al quale avevano invece rinunciato tutti gli altri.

L'appello punta, ovviamente, all'annullamento dell'ordinanza, che aveva colpito anche Luca Pulcino (avvocati Vincenzo Regardi e Roberto Pulcino), da un anno e mezzo non è più iscritto all'Albo dei dottori commercialisti, i cui difensori, gli avvocati Vincenzo Regardi e Roberto Pulcino, hanno invece fatto appello contro il no del giudice alla revoca della misura per il loro assistito.

Nel mirino degli inquirenti, come  più volte sottolineato, sono finiti  le procedure di concordato preventivo e di fallimento, che – questo l'impianto accusatorio - sarebbero state ritardate, impedendo ai creditori di recuperare i soldi, ed il ruolo dello studio di Mario Porcaro.

Si tratta di una inchiesta avviata nel 2016, dopo una segnalazione del Tribunale, che aveva bocciato la richiesta di concordato avanzata da una società nata dalla fusione di altre due.

Il 25 giugno sarà invece vagliato, sempre dal Riesame, l'appello della dottoressa Tillo contro la mancata adozione, stabilita dal Gip, di una identica misura nei confronti di nove delle undici persone per le quali l'aveva proposta: professionisti ed imprenditori, chiamati in causa da un'attività investigativa che, nata dalla vicenda già ricordata, aveva poi concentrato le attenzioni anche su realtà imprenditoriali del nostro territorio.

Nell'elenco figurano Fabio Cassero, Claudio Zollo, Alfredo Dell'Aquila, Fabio Mataluni, Vincenzo Mataluni, Biagio Mataluni, Cosimo Matarazzo, Raffaele Nardone e Francesco Porcaro, assistiti dagli avvocati Angelo Leone, Luigi Signoriello, Iannaccone e Palumbo.