Minaccia l'ex: "Non alzare la capuzzella, te la faccio calare"

A giudizio, per stalking, un 50enne di Benevento

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Benevento.  

L'avvocato Simona Barbone aveva sollecitato il non doversi procedere nei confronti del suo assistito, inquadrandone i comportamenti nel contesto di un complicato rapporto coniugale, ma il gup Vincenzo Landolfi, in linea con la richiesta del sostituto procuratore Maria Dolores De Gaudio, supportata dall'avvocato Fabio Russo, legale di parte civile, ha disposto il rinvio a giudizio.

Partirà il 7 dicembre il processo a carico di un 50enne di Benevento, accusato di stalking ai danni della donna con cui era stato sposato fino al 2016. I fatti di cui è ritenuto responsabile vanno dal dicembre del 2018 all'aprile del 2019: un lasso di tempo nel corso del quale l'imputato avrebbe tormentato la ex con centinaia di telefonate, a tutte le ore del giorno e della notte, e di messaggi (400, in poco più di un mese, quelli vocali), chiedendole di tornare insieme. E, di fronte al rifiuto della malcapitata, l'avrebbe avvertita: “Non alzare tanto la capuzzella che te la faccio calare...”.

Oltre ad offenderla pesantemente, accusandola di non essere una “brava madre” ma “una p...”, l'avrebbe pedinata, “al fine di poterle parlare per recuperare il rapporto sentimentale”, e sarebbe transitato ripetutamente sotto la sua abitazione e dinanzi al luogo di lavoro.

In una circostanza, mentre lei era nel pronto soccorso del Fatebenefratelli, l'avrebbe aggredita verbalmente e schiaffeggiata, rompendole gli occhiali, in un'altra l'avrebbe avvicinata e le avrebbe rivolto espressioni di stampo intimidatorio: “Se ti trovo con un altro uomo ti ammazzo... ti do fuoco a te e al compagno”. Una situazione che, secondo la Procura, aveva “cagionato un grave stato di ansia e di paura” nell'ex coniuge, costringendola “a cambiare le proprie abitudini di vita, evitando di intrattenersi da sola in strada”.