Ho rischiato un incidente per una bici inseguita dai vigili

Lettera aperta dell'avvocato Davide D'Andrea

ho rischiato un incidente per una bici inseguita dai vigili
Benevento.  

Lettera aperta dell'avvocato Davide D'Andrea per raccontare ciò che gli è capitato questa mattina.

"Gent.mo Enzo Spiezia ho deciso di scriverLe questa breve lettera aperta per raccontare ciò che è capitato allo scrivente questa mattina, ma soprattutto affinché molti dei nostri concittadini possano leggere, al fine di conoscere ciò a cui potrebbero essere esposti uscendo di casa. Poco dopo le 11:25 c.ca e dopo essermi recato dalla farmacia oggi di turno, nello scendere esattamente la via Pacevecchia, mi sono trovato all'improvviso sbucare difronte un signore in bicicletta, il quale, provenendo da via Delcogliano, tagliava decisamente la sede stradale invadendo il senso di marcia dallo scrivente percorso al momento.

In buona sostanza è davvero mancato poco per un impatto frontale (con le inevitabili conseguenze del caso), e solo perchè lo scrivente procedeva lentamente e riusciva ad approntare una manovra azzardata invadendo l'altra corsia (con il rischio di collidere con chi proveniva dal senso opposto).

Ebbene a differenza dei comuni sinistri stradali, la cui causazione dell'evento in condizioni di normale traffico veicolare può essere attribuito ad una infrazione/disattenzione delle norme del codice della strada da parte del trasgressore, nel caso di oggi, invece, l'evento ha tutt'altra natura. Difatti allo sgomento iniziale, unito agli improperi del caso tipici di un comune conducente automobilistico mortale volti all'indirizzo del trasgressore, se ne è aggiunto un altro chiarificatore di tutto: il velocipede era inseguito da una pattuglia dei vigili urbani (in assenza di lampeggianti e sirene accese), la quale riusciva a fermarlo comunque dopo pochi metri.

Partendo dal presupposto che il predetto inciso non vuole essere minimamente alcun “J'ai accuse” nei confronti di chi oggi si trova a combattere l'emergenza sul fronte (tra cui per l'appunto l'encomiabile lavoro che stanno svolgendo gli uomini del Comandante Fioravante Bosco), ci si chiede però se alcune operazioni di controllo anti Covid-19, ossia i conclamati controlli c.d. “dinamici” quale alternativa ai posti di blocco, tengano effettivamente conto dei rischi intrinseci ed estrinseci che potrebbero comportare, al punto da arrecare possibili conseguenze nefaste per chiunque; e tanto soprattutto alla luce di ciò che è successo (o meglio, non successo fortunatamente) oggi e che ben potrà accadere domani.

Infatti, se non è insolito apprendere dalla stampa e dai mass-media di morti avvenute a seguito dell'inosservanza all'alt imposto dalle forze dell'ordine da parte dei conducenti veicoli, a maggior ragione i predetti episodi infausti potrebbero accadere a seguito di inseguimenti simili a quelli odierni, presumibilmente attuati per far fronte all'emergenza covid-19. Se è vero che le norme devono essere sempre rispettate e se realmente il principio cardine da tutelare è la salute dei cittadini (in situazione emergenziale dei nostri gionri), è doveroso chiedersi e riflettere se non si rischia di danneggiarla oltremodo con simili azioni di controllo; e ciò, soprattutto se poi si attesta che la persona era sfuggita per semplice paura di subire un controllo e/o di essere multata. In conclusione è giusto creare situazioni di serio pericolo per chi transita le strade per conto proprio per una “semplice” e presunta multa? Grazie.

Avvocato Davide D'Andrea".