Prevenzione nella lotta contro il tumore al seno, la Gepos in prima linea

L'intervista alla senologa Roberta De Vizia. Domani la camminata rosa a Telese Terme

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Benevento.  

Ribadire l'importanza della prevenzione nella lotta contro il tumore alla mammella. La casa di cura Gepos di Telese Terme rilancia l'impegno e invita tutti alla Pink Race, la camminata rosa in programma domenica. Ne abbiamo parlato con Roberta De Vizia, direttrice del reparto di senologia della struttura sanitaria sannita.

Dottoressa, come ogni ottobre ci ritroviamo qui, alla Casa di Cura Gepos, grazie al programma di prevenzione offerto dal Reparto di Senologia da lei diretto. Cominciamo dai numeri.

“Il carcinoma alla mammella rimane il tumore più frequentemente diagnosticato nelle donne in Italia. Nel 2023, secondo l’ultimo rapporto “I numeri del cancro in Italia”, dell'Associazione italiana di oncologia medica e dall'Associazione Registri Tumori (Airtum), sono state stimate 55.900 nuove diagnosi nelle donne. Il tasso di sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi è dell’88 per cento. Il calo della mortalità è una delle buone notizie. Sempre secondo il rapporto, nel periodo che va dal 2007 al 2019, si sono registrate oltre 10 mila morti in meno rispetto a quelle attese (sulla base dei decessi avvenuti nel periodo 2003-2006)”.

 

Quali sono i principali fattori di rischio per lo sviluppo della patologia?

“Età, fattori riproduttivi, fattori ormonali, fattori dietetici e metabolici, stile di vita, pregressa radio-terapia a livello toracico, precedenti displasie o neoplasie mammarie, familiarità ed ereditarietà”.

 

Il corso della patologia sta cambiando?

“La sempre maggiore consapevolezza della necessità di un controllo che sia preventivo, a cadenza prefissata, aiuta moltissimo. Ciò rende possibile individuare tumori maligni mammari in fase iniziale. Il trattamento chirurgico diviene meno invasivo e la terapia prescelta ha tassi di efficacia maggiori. Grande rilevanza va data poi alla disponibilità di nuovi farmaci immunoterapici, di nuovi anticorpi farmaco-coniugati. Avere a disposizione un più nutrito armamentario terapeutico porta a maggiori tassi di guarigione della malattia in fase precoce e a un migliore mantenimento della qualità di vita nelle fasi più avanzate di malattia. Basti pensare ai farmaci approvati negli ultimi anni negli Stati Uniti e in Europa per i pazienti adulti con cancro al seno triplo negativo localmente avanzato o metastatico che stanno estendendo la sopravvivenza globale mediana”.

 

Cosa consiglia alle donne?

“Di sottoporsi a visite ed esami strumentali periodici. Si rimanda, a volte, anche per allontanare le paure. Così facendo si rischia di perdere quel che è il nostro più grande alleato: la diagnosi precoce.

La Casa di Cura Gepos, con la Senologia che mi onoro di dirigere, anche per questo anno è qui a far comprendere l’importanza della prevenzione. Al netto di queste giornate, tra i servizi che il Reparto è in grado di assicurare ricordo: la visita specialistica, la diagnostica strumentale con l’ecografia, la mammografia, la risonanza magnetico nucleare e l’agoaspirato. Ciò completato dalla eventuale terapia medico-chirurgica. Noi siamo in grado di offrire un percorso completo.

Invito, inoltre, tutti coloro che volessero, a partecipare alla camminata rosa, la Pink Race, di domani a Telese, da noi fortemente voluta. Ritrovarci ogni anno in quell’onda rosa, di donne, uomini e bambini, dona gioia a noi organizzatori; ci fa sentire tutti uniti verso gli stessi obiettivi: la prevenzione, la cura, la guarigione e la condivisione”.