“Dal Buio alla luce... e ritorno” è l'affascinante viaggio in immagini che sarà presentato questa sera nell'ambito della 45esima edizione di Benevento Città Spettacolo.
L'appuntamento, in programma nella sala dell'antico teatro di Palazzo Paolo V alle 21, permetterà di scoprire il cortometraggio realizzato dagli utenti dei centri diurni di Benevento, Morcone e Puglianello del Dipartimento di salute mentale di Benevento Asl di Benevento.
L'incontro moderato dal direttore di Ottochannel, Pierluigi Melillo, è diviso in due momenti. Nella prima parte sono previsti i saluti istituzionali di Gennaro Volpe, direttore generale ASL BN, Antonietta Rapuano, Direttore Dipartimento di Salute Mentale dell’ASL di Bn, Paolo Cavalli, Responsabile Centro di Salute Mentale dell’ASL di Benevento, Vincenzo Muià, direzione artistica e Roberto Schirripa ripresa e montaggio. Quindi la proiezione del cortometraggio. Infine una seconda parte che prevede la testimonianza di utenti e operatori con piccolo dibattito.
Il cortometraggio “Dal Buio alla luce... e ritorno” realizzato per il Progetto di Potenziamento del Dipartimento Salute Mentale ASL Benevento è ispirato al primo radiodramma della storia, Danger di Richard Hughes, si tratta del risultato di un laboratorio di teatro condotto presso i locali del Dipartimento di Salute Mentale di Benevento. Il viaggio di una ventina di pazienti dei tre centri diurni coinvolti Benevento, Morcone e Puglianello alle prese con training fisici e vocali, letture espressive, improvvisazioni teatrali. Il titolo volontariamente non cade nella retorica e nella ipocrisia: il teatro non guarisce ma solleva, per permetterci uno sguardo alto, altro, distaccato, come se ci guardassimo con gli occhi degli altri. Il testo di Hughes usato come pretesto per vivere il buio, la disperazione della solitudine, sapendo che si tratta di un gioco, per approfondire la ricerca tattile del corpo dell'altro, dell'amico, di colui col quale sorridere anche di fronte al disastro. Il teatro nel cinema e il cinema nel teatro. Una testimonianza della bontà delle tecniche teatrali. I partecipanti, seguiti dai propri operatori, immortalati dalla macchina di Roberto Schirripa e diretti da Vincenzo Muià, si sono affidati “ciecamente” alla conduzione verso un mondo altro, quello del gioco teatrale, in cui l'unica cosa che conta è l'ascolto.