Concorso per Operatori socio sanitari. La Fials: bando da revocare

Secondo il sindacato di categorie la prova non è pertinente al tipo di lavoro e mansioni

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Benevento.  

La segreteria provinciale della Fials di Benevento è preoccupata per la tutela dei diritti dei lavoratori e per la corretta gestione delle procedure concorsuali nella sanità pubblica e in particolare accende i riflettori sul bando di concorso pubblico, per titoli ed esami, a tempo indeterminato per la copertura di 30 posti di Operatore Socio Sanitario, indetto con delibera dall’Azienda Ospedaliera San Pio di Benevento.

Secondo il sindacato il bando dovrebbe essere ritirato “in quanto nella prova d'esame sarebbero presenti domande non pertinenti al tipo di lavoro” come ha spiegato il Segretario provinciale Mario Ciarlo che spiega: “Nel bando è riportato: prova scritta: Svolgimento di un tema o soluzione di quesiti a risposta sintetica o multipla vertenti sulle seguenti materie: flussi informativi sanitari ed economici, sistemi di monitoraggio delle performance e esiti a livello nazionale e regionale, elementi di statistica descrittiva e inferenziale ed elementi di Economia sanitaria e controllo di gestione, legislazione sanitaria regionale e nazionale.

Inusuali – ha rimarcato Ciarlo - sono le competenze e le conoscenze richieste per reclutare Operatori Socio Sanitari.

Tale impostazione risulta gravemente incoerente con il profilo professionale dell’Operatore Socio Sanitario e contrasta con le disposizioni normative vigenti in materia di concorsi pubblici per il personale del Servizio Sanitario Nazionale.

 

Inoltre, l’analisi del piano triennale del fabbisogno del personale approvato dalla Regione Campania con Decreto n.422 del 06/08/2024 evidenzia una discrepanza tra il numero di OSS previsti per il 2024 e il numero di posti messi a concorso nel bando in oggetto. Tale incongruenza genera seri dubbi sulla fondatezza dell’intera procedura concorsuale. Gli atti programmatori del piano dei fabbisogni ne prevedono 24, ma i posti a concorso lievitano a 30”.

Ed è per questi motivi che Ciarlo chiede il ritiro del bando.