Il nostro lettore Maurizio P. interviene a bocce quasi ferme dopo la bufera provocata dalle espressioni del direttore del quotidiano Libero, Vittorio Feltri che alcuni giorni fa durante una trasmissione aveva disprezzato i meridionali definendoli in molti casi “inferiori”.
Ebbene, secondo Maurizio, sulle reazioni contro l'infelice quanto mai errata ed ovviamente falsa affermazione, “il solo considerarli come un pensiero, un’opinione, paradossalmente ne forniscono importanza e rilievo immeritati...”.
Gentile Redazione,
ho letto della infelice frase profferita da Vittorio Feltri nella trasmissione giornalistica di Mario Giordano su Rete 4 e delle conseguenti, comprensibili reazioni di tanti, più o meno noti personaggi di origine meridionale.
Personalmente ho avuto una reazione diversa, molto meno orientata all’astio, al risentimento ed alla rabbia ma piuttosto mi ha provocato, istintivamente, una grassa e sana risata.
Tale reazione me la spiego ragionando di quanto sia stupida, superficiale, priva di fondamento, imbarazzante e quindi ridicola boutade che mi ha riportato agli sketch su questo ineffabile personaggio che, come altri, hanno fatto la fortuna di Maurizio Crozza.
Prendere sul serio ed adombrarsi per certi triti e tristi luoghi comuni, il solo considerarli come un pensiero, un’opinione, paradossalmente ne forniscono importanza e rilievo immeritati, motivo per cui inviterei tutti a seppellire certe fesserie sotto una grande, collettiva, meridionalissima risata.
Vi saluto e vi auguro un buon lavoro ringraziandovi nel caso vorreste condividere quanto scritto sulla Vostra pregevole pubblicazione.