Attaccare con Flaiano e la sua massima su gravità e serietà sarebbe o da Sant'Uffizio del giornalismo se fatto con consapevolezza, o di una banalità devastante se inconsapevoli delle parole che si stanno maneggiando. Ma di fatto l'ironia con cui viene affrontata la querelle riaperture “solo per cibo a domicilio”, pur in un momento drammatico, rimanda inevitabilmente allo scrittore.
Com'è noto da lunedì in Campania bar, pizzerie, pasticcerie, pub potranno riaprire, ma solo in determinati orari e solo per consegne a domicilio. Una scelta che non convince molti esercenti: ad esempio nel Sannio, per un bar in un paese, dalle ore 7 alle 14 quanti caffè, magari con cornetto, potranno essere consegnati a domicilio? E conviene tener aperto, con tutte le spese che comporta, per consegnare una decina di caffé? O per un pub, tener aperto di sera per consegnare qualche hamburger e qualche birra? No secondo gli esercenti che però rispondo con ironia.
E' il caso di un bar, a Montesarchio, che da Facebook commenta sarcastico: “Saremo aperti solo per i “cuonsoli” (le guantiere di cornetti, caffè e dolci destinate ai parenti dei defunti”, aggiungendo, vista le regole che prevedono prenotazioni online o telefoniche “Se potete avvisateci un po' prima che il nostro caro va via”.
Idem il gestore di un pub, che commenta ironico: “Io devo aprire per forza: alle sette del mattino chi può rinunciare ad hamburgher, bacon, patatine e una bella pinta di birra?”
Ma c'è anche la soluzione a tutto, suggerita proprio da un bar in uno slancio "maomettiano": "Fatevi il domicilio direttamente nel bar"