"Tutelare diritto all'acqua durante l'emergenza Covid-19"

L'appello del comitato sannita Abc e del comitato Avellino Acqua Bene Comune

tutelare diritto all acqua durante l emergenza covid 19
Benevento.  

“Tutelare il diritto dell'acqua durante l'emergenza Codiv-19”. E' l'appello che il comitato sannita 'Acqua Bene Comune' ed il comitato 'Avellino Acqua Bene Comune' hanno inviato all’Ente Idrico Campano ed ai gestori del servizio idrico (Gesesa spa, Alto Calore Servizi spa ed Acquedotto Pugliese). L'obiettivo: “Salvaguardare il diritto all’acqua per tutto il periodo di durata dell’emergenza epidemiologica Covid 19”.

“La richiesta – viene evidenziato in una nota - è stata sottoscritta anche dai vescovi della Metropolia beneventana ed dall’Abate di Montevergine (Felice Accrocca, Arturo Aiello, Domenico Battaglia, Pasquale Cascio Sergio Melillo e Riccardo Guariglia)”. In particolare, i comitati per l'acqua pubblica ritengono di “dover sollecitare il Consiglio di Distretto, l’Ente Idrico Campano ed i gestori Gesesa SpA, Acs SpA ed AqP Spa ad attivare interventi urgenti e risolutivi per scongiurare l'aggravarsi dell'emergenza sociale e sanitaria”.

Nel documento viene pertanto chiesta: “L'applicazione della tariffa agevolata alle utenze domestiche fino al termine della crisi, evitando così – spiegano i comitati - che le famiglie si trovino a dover pagare eccedenze sui consumi idrici”. Ed ancora, nella nota viene sollecitata: “L'esenzione del pagamento per gli utenti che abbiano perso reddito da lavoro con un ampliamento dei criteri già previsti nella disciplina del Bonus idrico; la riattivazione di tutte le utenze domestiche disalimentate sul territorio e ancora oggi senza accesso alla fornitura d’acqua”. Ed inoltre, i comitati sottolineano: “L'Enciclica Laudato Si’ di Papa Francesco sancisce che... 'l’accesso all’acqua potabile e sicura è un diritto umano essenziale, fondamentale e universale, perché determina la sopravvivenza delle persone e per questo è condizione per l’esercizio degli altri diritti umani. Questo mondo ha un grave debito sociale verso i poveri che non hanno accesso all’acqua potabile, perché ciò significa negare ad essi il diritto alla vita radicato nella loro inalienabile dignità'. La delibera Arera 60/2020/R/COM del 12 marzo scorso – ricordano i comitati - istituisce presso la Cassa per i servizi energetici e ambientali un conto di gestione straordinario finanziato a oggi con risorse già esistenti per 1,5 miliardi di euro, destinato a garantire il finanziamento delle iniziative a sostegno degli utenti finali del settore idrico, connesse all’emergenza epidemiologica Covid-19. Siamo fiduciosi che gli enti preposti non lascino trascorrere altro tempo prezioso e si attivino in tempi rapidi per accedere a queste risorse destinate alle persone in difficoltà”.

Infine, viene sollecitata la “convocazione urgente del Consiglio di distretto Calore - Irpino per deliberare provvedimenti a favore delle fasce più deboli della popolazione che sono nella condizione di vedersi impedito l’esercizio del diritto di accesso all’acqua”.