Sta dimostrando quanto i suoi ricercatori, i suoi medici, i suoi accademici siano eccellenze, il sud, in un periodo devastante. Nonostante una posizione di partenza di svantaggio università, ospedali, medici e scienziati hanno individuato cure importanti, e oggi anche un test che può di fatto cambiare le sorti della lotta al Virus. Essì, perché il test che sta sviluppando la sannita TecnoBios, con il team di ricerca Unisannio del professor Pasquale Vito avrà di sicuro una valenza fondamentale in quello che è il fronte di battaglia principale contro il virus: l'individuazione degli asintomatici.
E dunque il test: rapido, a cassetta, che individua la presenza del virus 2019-nCov in campioni di sangue umano, attraverso le immunoglobuline. Come spiega anche il professore Vito: “Non è un tampone e dunque non è un test che serve ad individuare il virus in una fase acuta, per intenderci, è un test a cassetta che si fa su piastra con un prelievo del sangue e serve a individuare gli asintomatici, con metodologia “Elisa”, che si usa appunto per rilevare infezioni da virus”. Infezioni in atto, attraverso le Immunoglobuline M, o pregresse, e dunque attraverso le Immunoglobuline G.
Uno strumento che può essere fondamentale dunque quello di TecnoBios, e infatti già diversi paesi sono entrati in contatto col team per ottenerlo una volta pronto: “Siamo in contatto con centri di diversi paesi, siamo in fase di validazione – prosegue il professore Vito – perché è chiaro che serve un numero di test massiccio per verificare il test, ma contiamo di essere pronti per l'utilizzo già tra due o tre settimane”.
Con mezzi imparagonabili rispetto al nord o all'estero dunque, e in un'area interna, arriva uno strumento fondamentale per la lotta al covid: un'eccellenza del sud, un'eccellenza tutta sannita.