Avellino, solo un pari col Picerno in 10 per quasi tutta la ripresa

Due traverse colpite da Maniero (pari su rigore dubbio), che riacciuffa De Cristofaro (gol e palo)

avellino solo un pari col picerno in 10 per quasi tutta la ripresa
Avellino.  

L’Avellino non va oltre l’1-1 con il Picerno. Arriva l’ottavo risultato utile consecutivo, ma non la terza vittoria di fila approfittando di un turno casalingo alla portata. Almeno sulla carta.

La cronaca. Aloi vince il ballottaggio con Matera a centrocampo. I restanti dieci undicesimi scelti per Braglia per partire dall’inizio sono gli stessi opposti domenica scorsa, in trasferta, all’ACR Messina. Al 4-2-3-1 del tecnico di Grosseto, il neo-allenatore dei lucani, Leonardo Colucci, risponde con un 4-4-2 a sorpresa con Finizio, De Franco, Massimo D’Angelo, Reginaldo che trovano spazio in maniera più e meno inattesa nello starting eleven.

Applausi della Curva Sud per Viscovo, l’ex portiere dei lupi tra i protagonisti nella promozione in Serie C nel maggio del 2019, e si parte. Lo fa meglio l’Avellino, che al 9’ sfiora il vantaggio: Kanoute prende la linea di fondo e pennella un gran cross sulla testa di Di Gaudio, il cui colpo di testa e prolungato oltre la linea di fondo dall’estremo difensore degli ospiti. Subito dopo una frittata, come una doccia gelata. D’Angelo tocca per Tito, che calcola male il tempo per il passaggio arretrato di testa a Forte, De Cristoforo fiuta l’occasione, si inserisce, scavalca l’ultimo baluardo avellinese con un pallonetto e poi mantiene freddezza glaciale controllando e accompagnando il pallone in rete all’altezza del primo palo. Kanoute prova a spingere la riscossa irpina, ma De Cristoforo mette ancora una volta in difficoltà Tito servendo palla a Gerardi, che va col diagonale dal limite dell’area di rigore: di poco sul fondo. Due giri di lancette e Micovschi entra in partita con uno splendido traversone tagliato per Silvestri, appostato sul secondo palo: colpo di testa non molto distante dal palo lungo, con un pizzico di rammarico perché si poteva fare meglio. E mentre la partita si fa maschia con l’arbitro Centi della sezione di Terni che lascia correre un po’ troppo prima di tirare fuori i primi gialli, è già il 40’, ovvero quando l’Avellino maledice la sfortuna e la bravura di Viscovo. Cross sporcato di Micovschi, che imbecca Maniero al centro dell’area, il portiere del Picerno respinge coi piedi e alza sulla traversa il tiro da terra dell’ariete. Si va al riposo sul risultato di 0-1.

Si riparte ed è subito rigore per l’Avellino. Buco centrale del Picerno, Kanoute s’incunea e viene messo a terra al limite dell’area di rigore. Centi prende un abbaglio e indica il dischetto. Maniero non sta lì a crucciarsi, apre il piatto destro e spiazza Viscovo: al 49’ è 1-1. Al 55’ Picerno in 10: Massimo D’Angelo si scontra con Rizzo, per Centi è fallo da ammonizione, la seconda, e a nulla servono le proteste del centrocampista, che guadagna anzitempo, sconsolato, la via degli spogliatoi. Si ricomincia a giocare e l’Avellino non riesce a far pesare la superiorità numerica. Braglia getta nella mischia Mastalli, Gagliano e Mignanelli per Di Gaudio, D’Angelo e Tito passando al 4-2-4 con Carriero e Kanoute larghi sulle fasce. Al 72’ occorre, però, che Kanoute si metta in proprio per tornare a vedere l’Avellino dalle parti di Viscovo: uno-due con Gagliano e botta, respinta coi pugni in angolo. Al 78’ è ancora la traversa, invece, a fermare Maniero, stavolta con Viscovo pietrificato a osservare la traiettoria su lob su palla inattiva di Aloi, dalla destra. Pugni sull’erba sintetica del rettangolo di gioco per la disperazione da parte dall’attaccante. Dalla iella alla possibile beffa, con la staffilata in diagonale dai 20 metri, di De Cristoforo, migliore in campo per distacco tra i suoi, toccata con la punta delle dita da Forte e mandata a schiantarsi sul palo (82’). Un minuto e Rizzo mette dentro un’altra bella palla, Mastalli, a un metro dalla porta, centra l’esterno della rete. Cinque minuti di recupero non bastano per ribaltare il risultato. Finisce così 1-1, le neo-promosse si confermano un tabù pressoché totale.

Il tabellino.

Avellino – Picerno 1-1

Marcatori: pt 10’ De Cristoforo; st 4’ Maniero (rig.)

Avellino (4-2-3-1): Forte 6; Rizzo 6.5, Dossena 6, Silvestri 5.5, Tito 5 (24’ st Mignanelli 5); Aloi 6 (38’ st De Francesco sv), S. D’Angelo 5.5 (24’ st Gagliano 6); Micovschi 5.5 (1’ st Carriero 5.5), Kanoute 6.5, Di Gaudio 5.5 (24’ st Mastalli 5); Maniero 7. A disp.: Pane, Sbraga, Plescia, Bove, Messina, Matera. All.: Braglia 6.

Picerno (4-4-2): Viscovo 7.5; Finizio 6, De Franco 6.5, Allegretto 5.5, Guerra 6; De Cristofaro 7 (44’ st Vancore sv), M. D’Angelo 5.5, Pitaressi 6, Terranova 6 (14’ st De Marco 6); Reginaldo 6 (14’ st De Ciancio 6), Gerardi 6 (44’ st Carrà sv). A disp.: Summa, Alcides, Setola, Garcia, Viviani, Dettori, Coratella, Esposito. All.: L. Colucci 6.5.

Arbitro: Centi della sezione di Terni 4.5. Assistenti: Pintaudi della sezione di Pesaro e Spina della sezione di Palermo 6 e 5. Quarto Ufficiale: Tomasi della sezione di Lecce.

Note: Espulso al 10’ st M. D’Angelo per somma di ammonizioni. Ammoniti M. D’Angelo, De Franco, Dossena, Allegretto, De Ciancio, Aloi e Silvestri per gioco falloso. Angoli: 6-0. Recupero: pt 0’, st 5’. Spettatori: 2650.