Michele Sarfatti: Una vita per la storia degli Ebrei in Italia e la Shoah

Focus con gli studenti all'istituto comprensivo Aurigemma di Monteforte

michele sarfatti una vita per la storia degli ebrei in italia e la shoah

Lo studioso relazionerà su fascismo e antifascismo: la realtà delle Leggi antiebraiche del 1938...

Monteforte Irpino.  

Sarà Michele Sarfatti, studioso della persecuzione antiebraica e della storia degli ebrei in Italia nel XX secolo, già direttore della fondazione centro di documentazione ebraica contemporanea, a tenere una lezione il prossimo  21 novembre, alle 15.45, presso l’aula magna dell’istituto comprensivo Aurigemma di Monteforte.

Lo studioso relazionerà su fascismo e antifascismo: la realtà delle leggi antiebraiche del 1938”. A portare i propri saluti sarà la dirigente scolastica Filomena Colella, alla guida dell’Aurigemma e dell’istituto comprensivo Don Milani di Ariano che hanno promosso l’incontro. Una riflessione sulla persecuzione antiebraica che diventa l’occasione per riflettere sui pericoli di nuove forme di discriminazioni e antisemitismo.

Michele Sarfatti: Una Vita per la Storia degli Ebrei in Italia e la Memoria della Shoah. E' considerato uno degli storici più autorevoli nel panorama della ricerca sulla storia degli ebrei in Italia e sulla Shoah in Europa. Il suo contributo al campo della memoria storica, in particolare riguardo agli eventi che hanno segnato la Seconda Guerra Mondiale, ha avuto un impatto significativo sia a livello nazionale che internazionale. Attraverso i suoi studi, le sue pubblicazioni e il suo lavoro ha avuto un ruolo centrale nel mantenere viva la memoria degli ebrei italiani e nel preservare la testimonianza di uno dei periodi più tragici della storia europea.

Egli ha posto particolare attenzione alla dimensione italiana della Shoah, non solo nel contesto delle leggi razziali fasciste, ma anche in relazione all'invasione nazista e alla deportazione di massa.

Il suo lavoro ha reso evidente come la persecuzione degli ebrei in Italia non sia stata un fenomeno esclusivamente tedesco, ma un tragico prodotto di una complicità italiana, che ha visto nel regime fascista un alleato della politica antisemita hitleriana.