Una sentenza durissima, una stangata che può far calare in anticipo il sipario su una carriera, quella di Potito Starace che, nella giornata di giovedì, è stato radiato dalla Federazione Italiana Tennis insieme a Daniele Bracciali. Radiazione e 20mila euro di multa per il tennista di Cervinara, radiazione e 40mila per l'aretino, compagno di doppio di Starace, "per aver alterato l'esito di alcuni incontri, al fine di realizzare guadagni illeciti tramite scommesse" (leggi qui). E' il verdetto di primo grado, pesantissimo, emesso dal Tribunale Federale che estromette il caudino dal tennis spazzando via in un amen i grandi risultati ottenuti in carriera.
Un percorso nel mondo del tennis, nato nel circolo di famiglia a Cervinara e costruito passo dopo passo nel circuito ATP. Professionista dal 2001, dopo aver giocato tornei satelliti e future, Starace inizia il cammino nei tornei minori del tennis, i Challenger, con le prime vittorie nel circuito senior. Il 2004 è, di sicuro, l'anno della consacrazione, quello che lancia definitivamente Starace nell'elite del tennis mondiale. Passate le qualificazioni, "Poto" ottenne l'accesso al tabellone principale del Roland Garros superando Dmitrij Tursunov al primo turno, l'idolo di casa Sebastien Grosjean al secondo e trovando nel turno successivo con Marat Safin. Quello contro il russo fu un match giocato in modo eccellente da Starace che perse solo al quinto set contro un giocatore numero uno al mondo tra la fine del 2000 e l'inizio del 2001. Ulteriori conferme della crescita del caudino arrivarono nel successivo torneo di Gstaad, dove il suo percorso terminò solo in semifinale contro Roger Federer.
Un cammino inarrestabile con un nuovo terzo turno nel 2007 al Roland Garros, sull'amata terra rossa che, unito ad altri ottimi risultati, regalò a Starace la posizione numero 27 della classifica mondiale ATP (best ranking) che il 15 ottobre 2007 portò il cervinarese ad essere il numero uno del tennis italiano. Il 2007 fu però anche l'anno del primo caso controverso in carriera: infatti Starace fu squalificato per 6 settimane a causa un coinvolgimento in una vicenda legata alle scommesse. Riprese le attività appena possibile, il tennista caudino fu ancora protagonista anche in maglia azzurra per il rientro dell'Italia nel World Group di Coppa Davis nel 2011. Resta indimenticabile, nella mente degli appassionati italiani, l'urlo di Starace nella vittoria al termine del primo match di singolare contro Paul Capdevile in Cile nello spareggio per accedere alla Serie A, vinto con Fognini, Bolelli e Bracciali. Proprio con Bracciali, avviò negli ultimi anni un percorso anche nel doppio. Con l'aretino ha ottenuto nel 2012 la semifinale del Roland Garros che resta il torneo con più gioie nella carriera di Starace.
Una carriera che si interrompe dopo il giudizio di primo grado emesso ieri, in grado di cancellare tutto quanto raccontato in questo articolo. Cervinara passa dal sogno ad un incubo sportivo: la cittadina caudina crede convinta nell'innocenza di Starace e attende fiduciosa il secondo grado di giudizio. E' la speranza di Starace, di Cervinara e della stessa Federazione Italiana Tennis per espresse parole del presidente Angelo Binaghi, garantista, ma allo stesso tempo molto deciso nello stigmatizzare quanto emerso dalla prima sentenza del Tribunale Federale. Non può finire così: è l'esortazione degli appassionati dello sport e del tennis.
Carmine Quaglia