Primarie Pd in bilico Si cerca la soluzione

Regionali. A Roma un confronto fiume con Guerini

Avellino.  

Il treno delle riforme corre inarrestabile in questa fine d’anno, che culminerà nell’annuncio di dimissioni da parte del Capo dello Stato. E nel Paese, un tempo diviso tra centrodestra e centrosinistra, più recentemente tra Democratici e Pdl, la collocazione all’interno del quadro politico la stabilisce l’Europa. Su riforme e Ue si era spaccato il Popolo della Libertà nel 2013, oggi sul processo di integrazione europea si saldano le nuove alleanze: rispetto alle riforme economiche e istituzionali il bipolarismo continentale distingue solo tra favorevoli e contrari, chiudendo lo spazio a posizioni intermedie o graduali. Riformisti o euroscettici sono i campi, che fin dall’inizio della crisi, nel 2008, hanno rilevato quelli tradizionali della sinistra e della destra. In questo quadro, il Pd di Matteo Renzi guarda con interesse alla costituente popolare italiana, nella quale l’Udc, l’Ncd e le altre componenti moderate sembrano pronte a saldare un soggetto politico nel solco del Ppe, destinato in prospettiva ad occupare l’intero spazio del centrodestra, attualmente preda delle forze euroscettiche (la Lega e Fratelli d’Italia) o eurocritiche (Forza Italia). Mentre il Cavaliere strizza l’occhio al Carroccio redivivo, Area Popolare e Partito Democratico potranno unire le forze solo con il consenso degli elettori. L’occasione sono le regionali di primavera. La prospettiva obbligata, imposta dalla necessità di riforme e, nel frattempo, di stabilità politica e istituzionali, passa per il superamento di ogni incertezza locale, soprattutto in una regione chiave come quella campana. Di qui, la lunga riunione fiume presieduta dal vicesegretario nazionale del partito, Lorenzo Guerini, allo scopo immediato di far slittare le primarie, programmate per l’11 gennaio quando si immaginava di votare a marzo, puntando però ad evitarle individuando il nome unitario. Al confronto di ieri sera a Montecitorio,  tra gli altri,   Teresa Armato, Guglielmo Epifani, Simone Valiante e Massimo Paolucci, quindi i consiglieri regionali Mario Casillo e Lello Topo.