Restaurare le statue della Dogana e ricollocarle nei loro spazi

L'appello del comitato Salviamo la Dogana

restaurare le statue della dogana e ricollocarle nei loro spazi
Avellino.  

"Il restauro delle statue della Dogana è il prossimo necessario e urgente passo affinché la Dogana risorga in tutto il suo splendore. Se si consentirà sicurezza ed incolumità pubblica alla struttura tufacea, non ci sarà necessità di sostituire con delle copie gli originali statuari. La cura e la salvaguardia di dette statue, una volta restaurate, dovranno essere affidate alla vigilanza e alla sorveglianza appositamente predisposte. Comunque, non si potrà né si dovrà lasciare incompiuta la facciata, lasciando le nicchie e i loculi tondi vuoti, privati delle loro preziose perle marmoree.

Sarebbe un abominio! Non ci sono alternative: o le statue originali vanno ricollocate, come noi speriamo, negli spazi sulla facciata, una volta restaurate, oppure vanno inserite delle copie e conservati gli originali in un museo, che potrebbe trovare spazio anche all’interno della Dogana, e in cui la statua di Venere acquisterebbe di diritto il ruolo da protagonista, essendo simbolo della città. Poiché intanto i lavori, finalmente, vanno avanti, è urgente conoscere in che stato le statue si trovano, cosa si sta facendo per la loro salvaguardia, se già c’è o se sarà redatta, e quando, la schedatura di ogni singola statua da parte della Sovrintendenza competente al fine di soddisfare la naturale e legittima sete di conoscenza degli avellinesi sul valore e sullo stato di conservazione delle statue in questione. Invitiamo la sindaca Nargi ad attivarsi immediatamente su questo piano, interfacciandosi opportunamente con la Soprintendenza e definendo un piano per il completamento dell’opera, che sarà tale solo con la risistemazione delle statue nei loro spazi. Il primo passo, al quale vorremmo partecipare anche noi, è la visita alla Dogana di Atripalda, ove le statue furono provvisoriamente sistemate, per verificare la situazione alla data attuale".