De Luca e Boccia: "Gengaro vera speranza di rinascita di una città umiliata"

Dito puntato contro le destre e il trasformismo dal palco di Avellino a pochi giorni dal voto

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Sul palco i deputati Dem Piero De Luca e Francesco Boccia, hanno lanciato la volata al candidato sindaco Antonio Gengaro, indicando in lui, la vera speranza di rinascita di una città umiliata e isolata...

Avellino.  

Ultimi giorni di campagna elettorale per Avellino, unico capoluogo in Campania che andrà al voto per il rinnovo del consiglio comunale il prossimo 8 e 9 giugno. Un una affollata piazzetta Agnes in centro, il partito democratico e la coalizione di centro sinistra, hanno radunato simpatizzanti e curiosi. Sul palco i deputati Dem Piero De Luca e Francesco Boccia, hanno lanciato la volata al candidato sindaco Antonio Gengaro, indicando in lui, la vera speranza di rinascita di una città umiliata e isolata.

"Antonio Gengaro - ha affermato Boccia - rappresenta esattamente di una terra orgogliosa, umiliata dall'amministrazione Festa, che la destra ha calpestato. Avellino ha una storia e una tradizione che è sotto gli occhi di tutti, ma ha bisogno oggi di una guida politica onesta, trasparente che combatte qualsiasi tipo  di infiltrazione e soprattutto che dice ai ragazzi, ai giovani, a chi crede ancora nella politica, venite a palazzo di città, perchè è una casa di vetro ."

Dito puntato contro le destre e il trasformismo ma anche contro chi tra i rappresentanti politici del territorio, non si è speso per bloccare l'autonomia differenziata.

"Non possiamo più permetterci una città che è stata ferita in questi anni, una città che è stata isolata dal resto della regione - ha aggiunto De Luca - è una città che invece ha un potenziale straordinario che va rimesso in campo. E la battaglia che facciamo è per Avellino ma anche per dare un segnale rispetto ad un governo che è il più antimeridionalista della storia d'Italia.

Un governo che sta massacrando il mezzogiorno, queste comunità, un governo che sta portando avanti e proverà ad approvare le prossime settimane, una riforma dell'autonomia differenziata che segnerà la morte del mezzogiorno purtroppo."