di Paola Iandolo
Narcotraffico tra la Caudina e Suessola: Franco Iannone e Veronica Morgillo si ricongiungono clamorosamente, la love story criminale continua. La Corte D’ Appello di Napoli, accogliendo l’ istanza dell’ avvocato Vittorio Fucci, ha concesso che i due noti narcotrafficanti Franco Iannone, 52 anni di Arienzo soprannominato “Pippetto”, e Veronica Morgillo, 37 anni di Arienzo soprannominata “A’ Rossa”, si ricongiungano immediatamente presso la stessa abitazione, nonostante i due siano stati condannati per appartenenza alle stessa associazione a delinquere finalizzata al narcotraffico e non si siano mai ufficialmente sposati. Iannone e Morgillo fino ad oggi si trovavano agli arresti domiciliari in due comuni diversi a circa 62 km di distanza.
La ricostruzione
I due furono tratti in arresto nell’ ambito del maxi-blitz della DDA contro il clan dei Piscitelli, alias “ I Cervinari”, che portò all’arresto di 39 persone, ritenute appartenenti ad un’organizzazione criminale finalizzata al traffico internazionale di droga, con base nella Valle di Suessola e nella Valle Caudina e con canali anche nell’ est Europa in particolare modo in Bulgaria. Ai due, in particolar modo a Iannone era contestato un ruolo di primo piano nell’ ambito dell’ associazione e nel rapporto con il boss capo-promotore Filippo Piscitelli: dalle intercettazioni emerge che Veronica Morgillo, quando fu tratta in arresto insieme a Iannone nel 2019 a Rotondi in Valle Caudina, chiamò il boss Filippo Piscitelli, alias O’ Cervinar, per comunicargli dell’ arresto e organizzarsi sullo smaltimento della cocaina che si trovava presso la loro abitazione. Successivamente i due ben presto (Iannone fu uno dei primi ad essere scarcerato), su accogliemento delle istanze della difesa, furono scarcerati e posti ai domiciliari presso due diverse abitazioni, distanti circa 62 km una dall’ altra.