"A Casale Monferrato, in memoria di tutte le vittime dell’amianto, è stato realizzato il Parco Eternot. Lì, nella città martoriata dai veleni della fabbrica Eternit, il giardino pensile pubblico occupa l’intera superficie su cui sorgeva l’impianto. Soltanto nell’Avellino dello pseudoambientalista sindaco Gianluca Festa, dopo le decine di vittime da asbesto, si può pensare di trasformare la zona dell’ex Isochimica da luogo di morte a colata di cemento e asfalto".
Così in una nota l'associazione Controvento di Avellino, sul progetto di riqualificazione dell'area della stazione. "Il quartiere e la comunità, dopo anni di inquinamento e di lutti, andrebbero risarciti - continua la nota - immaginando al posto di un ecomostro un grande parco, cioè un luogo di vita sana nel luogo simbolo di morte. Ci sono realtà assurte, sciaguratamente, a emblema di degrado e inquinamento sulle quali non si può continuare a speculare: l’Isochimica è la più importante di tutte queste".
“Controvento” ha sempre immaginato l’area bonificata di Borgo Ferrovia come una zona cuscinetto destinata a verde - continua - , con piccole attività non inquinanti nei manufatti esistenti, tra la zona residenziale del quartiere e il nucleo industriale Asi. In questo modo si può davvero rendere omaggio a chi è morto d’amianto. Tutto il resto non riesce a sfuggire al lugubre sospetto di una speculazione" conclude l'associazione.