Hanno rischiato di trascorrere un triste e amaro capodanno due famiglie di Ariano Irpino, la prima in contrada Serra e la seconda in località Manna finite nella rete delle truffe in abitazioni. Ma questa volta hanno vinto i carabinieri. Un botto di fine anno per i militari diretti dal capitano Ludovica Arrabito che sin dal suo insediamento nella caserma arianese ha motivato ulteriormente la sua squadra, in stretta sinergia con il comandante provinciale, il colonnello Domenico Albanese, particolarmente attento all’evoluzione della criminalità nelle aree interne.
Dopo un tentativo andato a vuoto, grazie alla lucidità della prima vittima, alla quale era stato chiesto di recarsi in centro per la consegna del denaro con la solita scusa del figlio coinvolto in un incidente stradale, il secondo andato a segno, è stato bloccato in extremis sul filo dei secondi all’arrivo dei carabinieri, quelli veri.
Il truffatore era riuscito già ad impossessarsi del bottino, circa 25.000 euro in contanti dopo aver imbambolato una donna con la solita tecnica emotiva del finto maresciallo e del coinvolgimento di un figlio o parente delle vittime in un incidente stradale.
Utenze come spesso avviene in questi casi, tenute bloccate per evitare alle due vittime di poter dialogare tra loro. L'uomo in pratica non aveva mai chiuso la linea telefonica, mantenendo la comunicazione così sempre aperta.
Al figlio invece nel frattempo era stato chiesto di recarsi in caserma per ricevere una comunicazione urgente da un maresciallo. Tutto falso. L’intuito del piantone di turno e la rapidità di azione della stazione, nucleo radiomobile e operativo ha permesso di acciuffare il giovane truffatore, del napoletano, 24 anni, appena uscito di casa con il malloppo di soldi in mano. Tra le sue richieste aveva tentato di farsi consegnare anche dei preziosi. Sarebbe fuggito immediatamente alla guida di una fiat panda se i carabinieri non fossero arrivati così in tempo, velocemente sul posto. Non si esclude la presenza di altri complici allontanatisi alla vista delle pattuglie giunte nella zona.
In pochi minuti la gente si è riversata in strada, congratulandosi con i militari. “Sono stati peggio di un fulmine, in pochi minuti o forse secondi hanno circondato l’abitazione, bloccando il giovane in flagranza di reato. Sono stati bravissimi”.
Mamma e figlio hanno poi raggiunto la caserma dei carabinieri dopo la spiacevole disavventura, conclusasi fortunatamente con un lieto fine, forse mai sperato. Il giovane acciuffato, condotto in caserma dopo le formalità di rito è stato accompagnato nel carcere Campanello a disposizione della magistratura. Durante la perquisizione effettuata all’interno del veicolo a bordo del quale il lestofante ha raggiunto l’abitazione, sono stati trovati grammi 0,468 di crack e un coltello con lama della lunghezza di 8 centimetri, posti sotto sequestro amministrativo e penale. Oltre ad essere stato arrestato, denunciato anche all’autorità giudiziaria per il possesso ingiustificato di oggetti atti ad offendere e segnalato alla prefettura di Avellino quale assuntore di sostanze stupefacenti.
Gli investigatori, coordinati dalla procura della repubblica presso il tribunale di Benevento, stanno compiendo accertamenti per identificare i complici e individuare ulteriori potenziali vittime. Da evidenziare il grande lavoro sinergico tra tutti i reparti della compagnia carabinieri di Ariano Irpino. Questo è stato fondamentale.
Un fenomeno che sta interessando più regioni d’Italia da nord a sud e sul quale i carabinieri hanno intensificato la loro azione fino ad informare la gente, anziani in modo particolare anche dai pulpiti delle chiese.
Nei giorni scorsi i carabinieri della stazione di Dentecane e quelli dell’aliquota radiomobile di Mirabella Eclano hanno arrestato un 54enne napoletano “specializzato” nell’odioso crimine.
Identico il modus operandi: una telefonata raggiunge l'abitazione di un anziano e l’interlocutore, fingendosi un carabiniere, convince il malcapitato che il figlio è stato arrestato per aver provocato un gravissimo incidente. Dopo lo sconforto, la speranza, rappresentata dall’immediata liberazione in cambio di danaro e preziosi da consegnare ad un (finto) collega che li ritirerà a domicilio.
Colpo fallito poco prima del Natale anche a Grottaminarda, dove un finto colonnello dei carabinieri aveva tentato di truffare un’anziana di 74 anni nella sua abitazione. Non si esclude un collegamento con gli ultimi due episodi avvenuti ad Ariano Irpino.
All'argando l'orizzonte, a Sant’Ilario D’enza, provincia di Reggio Emilia in poche ore, sono stati sventati due tentativi di truffa, grazie alla prontezza delle vittime e all’efficace attività di sensibilizzazione promossa dai carabinieri. Le vittime, un uomo e una donna di età compresa tra i 75 e gli 85 anni, anziché cedere ai malintenzionati si son rivolti ai veri carabinieri, impedendo così che i truffatori portassero a termine i loro piani.
I carabinieri rinnovano l’appello agli anziani e alle loro famiglie: “Non fidatevi di richieste di denaro da parte di sedicenti avvocati o appartenenti all’Arma. In caso di dubbi, non abbiate paura, contattate immediatamente il 112”.
Un’azione di contrasto alla criminalità da parte dei carabinieri della compagnia di Ariano Irpino costante e incisiva sul territorio che solo pochi giorni fa si è concretizzata con l’arresto a Foggia di due delle persone fermate facenti parte della banda specializzata negli assalti a sportelli Atm con esplosivo commessi in Puglia, Campania, Basilicata, Lombardia e Piemonte.
Erano state fermate lo scorso mese di ottobre nella Valle del Cervaro dai carabinieri della stazione di Greci, al termine di un'attività d’indagine, mentre viaggiavano a bordo di un’Alfa Romeo Stelvio sulla statale 90 delle Puglie. Un territorio che resta particolarmente attenzionato, essendo spesso crocevia di traffici illeciti e infiltrazioni della malavita foggiana. E l’ultimo arresto testimonia che lo Stato è presente sul territorio e non abbasserà minimamente la guardia. Sia le pattuglie della radiomobile, stazione, che gli uomini del nucleo operativo stanno svolgendo da tempo un lavoro meticoloso sul fronte furti e truffe per restituire tranquillità ai cittadini, troppo spesso vittime di intrusioni nelle proprie abitazioni. E alla fine la lotta paga.
Importante però dovrà essere la collaborazione di tutti nel segnalare tempestivamente ogni movimento sospetto con immediatezza al 112, ma non solo in relazione ai furti e truffe, così come fatto sabato scorso in via Fontanangelica da un cittadino, che aveva notato una catasta di rifiuti davanti all’ingresso di una struttura, lasciati a terra in maniera incivile e poi rimossi grazie all’immediato intervento dei carabinieri forestali. Non bisogna avere paura di nulla. Delegare segnalazioni ad altri, attraverso gruppi whatsapp o altri strumenti non aiuta, anzi disperde tempo e forze. Bisogna chiamare immediatamente il 112 e nel frattempo monitorare la situazione.
Ed ora intanto godiamoci questo bel risultato di fine anno, con un augurio rivolto a tutte le forze dell’ordine che operano su un territorio tra i più estesi d’Italia, più volte preso d’assalto da bande malavitose in questo 2024 giunto al capolinea.