Ariano, troppi cavalli al traino e nessuno vince

La città resta con l’amaro in bocca per non aver avuto alcuna rappresentanza a livello regionale

Ariano Irpino.  

 

Piazza Plebiscito, lunedì 1 Giugno 2015, il giorno dopo il voto. In pochi preferiscono commentare i risultati.

La delusione è mista a rabbia tra i volti dei candidati locali che credevano di spuntarla con il Governatore Stefano Caldoro.

La più vera riflessione è quella di un anziano assiduo frequentatore di via Tribunali che non si sbaglia mai nei suoi giudizi: “Hanno voluto trainare troppi cavalli senza portarne uno al traguardo. E’ stata la Campagna elettorale più schifosa e ambigua degli ultimi anni. Ma non si poteva puntare su  un paio di candidati al posto di disperdere voti e generare tanta confusione.”

Sotto accusa anche Caldoro e Sibilia, il primo per aver snobbato Ariano prima e durante la campagna elettorale, non è ancora andata giù agli arianesi la sua assenza all’inaugurazione del contratta di quartiere Martiri e il secondo per essersi disinteressato questa volta del tricolle, sua roccaforte per tanti anni a braccetto con Cusano. Sarà questo l’argomento di discussione del processo all’indomani del voto, appena cominciato...

Nonostante Ariano abbia premiato Caldoro, la città resta con l’amaro in bocca per non aver avuto alcuna rappresentanza a livello regionale.

Gianni Vigoroso