Il senatore Grassi lascia Di Maio e va con Salvini

L'avvocato irpino annuncia che non voterà la legge di Bilancio "per legittima difesa"

La Lega gli avrebbe fatto "un'offerta che non si può rifiutare", ma lui non conferma e si mantiene vago

Avellino.  

"A questo punto per me abbandonare il Movimento diventa legittima difesa”. Il senatore irpino dei pentastellati, Ugo Grassi, annuncia alle agenzie la sua volontà di lasciare il Movimento 5 Stelle. L’avvocato e professore ordinario di diritto civile ha spiegato che non voterà la Legge di Bilancio, perché contrario all’istituzione di un’agenzia nazionale per la ricerca, così come previsto dalla nuova manovra.

"Ho accettato la mia candidatura per contrastare lo strapotere dell'Anvur (Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca). Non ci sono riuscito perché il M5S non si è proprio attivato, anzi ha fatto l'opposto. E non contenti, ne creiamo un'altra, che costa 4 milioni di euro... penso a quante borse di studio potremmo erogare con quei soldi.Vuol dire assoggettare la ricerca italiana a un controllo politico. Per me è aberrante –  spiega il parlamentare ripino –  È una cosa che non avrei mai voluto trovare in una Legge di Bilancio ed è la negazione di quello che c’eravamo promessi. Allo stato non voto la manovra”.

Già il 26 settembre scorso, Grassi aveva annunciato le dimissioni da capogruppo in commissione Affari costituzionali a Palazzo Madama e inviato una lettera critica a Davide Casaleggio. Ma i segnali sono stati diversi in questi ultimi mesi. Grassi, professore di diritto,  in campagna elettorale con il MoVimento scrisse un post sul Blog delle Stelle per sostenere il principio della clausola anti-defezione con multa per chi lasciava il M5S. Poi qualche tempo dopo è arrivato il dietrofront. «Non lo può fare. Di Maio stia bene attento a invocare l’applicazione della clausola antidefezione da 100mila euro. È in contrasto con l’articolo 67 della Costituzione». I malpensanti hanno letto in questa marcia indietro una celata volontà di uscita che a questo punto viene confermata dalla notizia odierna. 

“Se passo alla Lega? Non rispondo a questa domanda” aggiunge il senatore all'AdnKronos. Ugo Grassi non dice con chiarezza dove andrà e se passerà con Salvini. Si era parlato anche di un avvicinamento al nuovo partito di Renzi, Italia Viva. Ma sembra che "il capitano" gli abbia fatto "una proposta che non si può rifiutare". 

In attesa di sapere quale sia l’offerta che non poteva rifiutare, si registra che  il senatore ha annunciato che non voterà la legge di bilancio perché contrario all’istituzione di una Agenzia nazionale per la ricerca, prevista dalla finanziaria. “L’Agenzia nazionale per la ricerca sarà un’altra Anvur - sostiene Grassi -  e l’Anvur mi ha rovinato. Non mi si può chiedere di accendere la miccia del candelotto di dinamite collocato sotto la mia casa. Io non ci sto, non lo posso fare. E’ grave che un collega (riferito al premier Conte, ndr) stia facendo una cosa del genere”. Il suo addio è una "questione di legittima difesa" nei confronti di una forza politica che ha deluso le sue aspettative.

Per la Lega, ingaggiare un senatore in Irpinia, sarebbe indubbiamente un bel colpo. Dopo le polemiche legate alle vicende giudiziarie che hanno travolto Sabino Morano, coordinatore provinciale dimissionario del carroccio, si cerca di recuperare terreno in vista delle prossime elezioni regionali. 

Per il Movimento invece si mette maluccio. La leadership di Di maio è chiaramente messa in discussione. Finora hanno già lasciato il M5s Paola Nugnes (per Leu), Silvia Vono (per Italia Viva) ed Elena Fattori (per il gruppo Misto). Altri parlamentari sarebbero tentati di farlo a breve.