Nella Sala Grasso di Palazzo Caracciolo conferenza stampa da parte del presidente della Provincia di Avellino, Rizieri Buonopane, e dell'amministratore unico di Irpiniambiente Spa, Claudio Crivaro, per illustrare lo stato di salute aziendale della società provinciale Spa e per affrontare alcune tematiche legate alla gestione del ciclo dei rifiuti sul territorio irpino.
"Irpiniambiente è un patrimonio"
"Una relazione negativa che fa emergere più criticità, tutte da dimostrare nei fatti e che non giovano a un percorso deliberato, almeno formalmente, da parte dell'ATO di un modello pubblico in questa Provincia, gestito attraverso la società Irpiniambiente e ceduta per quote ai Comuni della stessa Provincia. - ha affermato Buonopane - È una conferenza stampa che ho ritenuto opportuno convocare insieme all'amministratore unico di Irpiniambiente, Crivaro, per fare un po' di chiarezza serenamente e rispettoso del ruolo che ha l'ATO, l'ente di ambito, ed è l'EDA che decide il modello e come metterlo in campo. Ci sono state comunicazioni che non mi hanno convinto. Dagli atti si recupera che da un lato si professa un percorso, dall'altro compiendo quegli atti magari se ne prefigura un altro. Dispiace profondamente perché sono un convinto assertore del modello pubblico sui rifiuti. Abbiamo un patrimonio che è Irpiniambiente che gestisce il servizio. Mi dispiace l'idea che questo modello pubblico costruito con investimenti possa essere disperso, a tutto discapito degli obiettivi che sono stati realizzati negli ultimi due anni da Irpiniambiente".
"Si compiono atti per il pubblico, ma in altri dettagli lo si discredita"
"Il bilancio è in positivo da due anni, una mole creditoria che richiedeva maggior impegno e tempistica ed è stata ceduta alla Regione. Gli indici di bilancio sono notevolmente migliorati. C'è una massa di debiti che è al di sotto dei crediti che Irpiniambiente vanta storicamente nei confronti di Comuni morosi. Certamente questo aspetto richiede una riflessione, un atteggiamento serio. Una spinta verso il privato? È sotto gli occhi di tutti. Mi sembra che ci sia. Si compiono atti per il pubblico, ma in altri dettagli si discredita il pubblico e Irpiniambiente. Spetta ad ATO ed EDA decidere il modello ed è legittimo qualunque modello. Non lo si faccia denigrando e mettendo in discussione la tenuta finanziaria di Irpiniambiente. È inaccettabile. Ci sono Comuni che storicamente hanno una morosità. Da sindaco di Montella incasso la TARI sul bilancio vincolato e sono tenuto a trasferirla a Irpiniambiente. Qualcuno non lo fa, anche da qualche anno e onestamente non ne capisco il motivo".
"Sul tema la politica avrebbe già dovuto esprimersi"
Sul debito di 8 milioni con De Vizia Transfer: "C'è una massa debitoria nei confronti di terzi fornitori che è intorno ai 30 milioni di euro e in questa massa vi sono anche gli 8 milioni. Non è un aut aut nei confronti dei Comuni morosi, ma bisogna richiamare l'attenzione di tutti gli amministratori e di tutti i consiglieri. Stiamo vivendo un passaggio epocale. La scelta è strategica. Nei prossimi 15 anni ci sarà la gestione di un servizio che cambia. Va condotto da tutti gli amministratori e con un modello totalmente pubblico. La politica? Avrebbe già dovuto esprimersi. Sembra il mio accanimento, ma non sento voci. Mi auguro che altri possano assumersi responsabilità parlando dei vari modelli possibili".