Rivolta contro donna Rosetta. Nel "piano B" spunta Cipriano

Incontro carbonaro in uno studio per preparare l’ennesima fronda nel Pd

Avellino.  

Bombe, schioppettate e mazzate sono ancora calde e loro, in un accorsato studio di commercialista, si vedono per mettere a punto alleanze e strategie.

Nel clima da far west che si respira in città stanno preparando il “piano B”.

Ivo Capone, Salvatore Cucciniello, Stefano Farina (strano, perché fresco fresco di incarico presso la segreteria regionale del Pd) e un non meglio precisato “gruppo” di sindaci dell'Alta Irpinia puntano alla creazione di un'associazione che guardi allo schieramento di De Magistris per le prossime regionali. Un dialogo avviato da Ivo Capone, sfruttando le occasioni di “contatto” offerte dalla Uisp, organismo partecipato che a Napoli organizza molti eventi.

Cresciuti all'ombra di donna Rosetta D'Amelio, cui molto devono per benefit e carriere politiche, ora si vorrebbero affrancare, volare liberi. Pure loro aspirano a un pezzo di Napoli: uno scranno nel centro direzionale o un incarico a palazzo Santa Lucia.

Fino a ieri fedelissimi, oggi aspiranti ex. Si sono “girati”, come i guagliuni della paranza napoletana che hanno voluto un gruppo proprio, sganciato dai vecchi padrini ma manco schierato con gli “scissionisti”.

Già, gli scissionisti. La bussatina a coppe, al tavolo di Italia viva, molti nel Pd e nell'area vasta democrat l'hanno fatta. Ma per il momento Matteo non prende a bordo quadri di partito e vecchi politici, soprattutto se trombati, che poi uno deve più e più volte accontentare. La Boschi da Taurasi è tornata a Roma con un solo nome di “peso”, quello di Maurizio Petracca. E con la solita disponibilità al dialogo di D’Agostino, che però dialoga anche con il Pd e prima ancora si diceva pronto a parlare con Lega e Fratelli d’Italia.

Donna Rosetta D'Amelio, insomma, viene insidiata da più fronti, anche se lei farebbe volentieri a meno di un'altra campagna voto per voto, preferendo un più comodo posto come capolista in un altrettanto comodo collegio per Camera o Senato.

Gli incontri degli “girati” si susseguono ed è capitato che a qualcuno di questi si sia fatto vedere anche Luca Cipriano, che Ivo Capone vorrebbe schierare come top player. Cipriano, esperto in associazionismo, dopo aver perso le comunali schierandosi contro il Pd e dopo averle riperse schierandosi con il Pd, avendo ricevuto un picche alla richiesta di “governiamo insieme” proposta con estremo sforzo all'ex nemico Gianluca Festa, non avrà difficoltà ad abbandonare di nuovo il Pd, visto che non vi si è mai iscritto.

Piuttosto, fa tenerezza il commissario Aldo Cennamo, spedito da Roma a metterci una pietosa pezza. I capibastone del partito la mattina lo incontrano promettendogli pace e amore eterno, la sera brigano per lasciarlo con il cerino in mano. O con un cuoppo, di cui lui poi farà quel che vorrà.