"Petracca-Cipriano un suicidio. Si riparta da Controvento"

I De Mita incontrano gli amministratori e già pensano alle Regionali

Avellino.  

“I Popolari devono avere pazienza verso le regionali, perché gli scenari sono costantemente mutevoli. Il voto di Avellino certifica il disastro di chi voleva unicamente conquistare il potere”. I demitiani analizzano il voto delle amministrative in Irpinia incontrando gli amministratori all’Hotel Belsito. Giuseppe De Mita ha una certezza, ripartire dalle assemblee e dallo spirito di “Controvento” rilanciando l’idea di un nuovo centrosinistra in vista delle regionali dell'anno prossimo “Mi auguro che con Festa si possa ripartire da quel terreno di confronto, servono persone di buona volontà, senza secondi fini. In città si è scelto tra simpatia ed antipatia umana, è stato più il risultato di circostanza che altro e come lo scorso anno Avellino ha scelto un sindaco per poche centinaia di voti".

Ciriaco De Mita, dal canto suo, riserva un altro durissimo affondo nei confronti di Maurizio Petracca: “Per me era come un fratello minore, ma ora lo vedo per quel che è: un uomo che fa politica per affari. L’alleanza con Cipriano ha rappresentato il suicidio del PD”. E qui De Mita non risparmia il grande sconfitto del ballottaggio: “Lo conosco per essere più uomo di azione che di pensiero, ma stavolta gli è andata male”.

Insomma i Popolari provano ad avere pazienza e ad aspettare i mutamenti del quadro politico, convinti che “ci possa essere un recupero della cultura popolare alla cui base – chiude De Mita – non c’è l’agire politico come convenienza. Ora dialoghiamo e guardiamo alla politica dell’interesse generale".