Evento finale del progetto "Non vedo, non sento, non parlo: le ferite nascoste"

Pepe: "Il risultato è la nascita di un gruppo del servizio specialistico"

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Avellino.  

Evento conclusivo del progetto della cooperativa sociale "La Goccia" dal titolo "Non vedo, non sento, non parlo", "Le ferite nascoste: prevenirle. comprenderle e prendersene cura" all’atelier Horeca dell’IPSEOA “Manlio Rossi-Doria” di Avellino. "Occasione importante per presentare la pubblicazione finale del progetto e condividere le buone pratiche, i risultati raggiunti e per riflettere insieme su quanto realizzato in tema di prevenzione e maltrattamento sui minori, frutto di un approccio multidisciplinare sviluppato a livello locale e regionale per rafforzare la costruzione di un sistema di protezione e prevenzione sempre più efficace, consapevole e capillare. All'evento hanno preso parte l'assessora regionale con delega alla Scuola e alle Politiche Sociali e Giovanili, Lucia Fortini, l'assessore comunale con delega a pubblica istruzione, welfare, politiche per l'infanzia e adolescenza ed eventi, Jessica Tomasetta, e il direttore generale dell'ASL di Avellino, Mario Nicola Vittorio Ferrante.

Pepe: "Piano condiviso con ASL e livello comunale e regionale"

"Il risultato è la nascita di un gruppo del servizio specialistico. Prima non era presente sul territorio e si occupa di cure e trattamento del trauma. È un lavoro che ha visto impegnata la cooperativa e altri 18 partner nella regione Campania. - ha spiegato Rosario Pepe, presidente della Cooperativa Sociale "La Goccia" - Si punta alla formazione, l'implementazione con equipe specialistiche e la cura dei bambini vittime di maltrattamento e abuso. La realtà è complessa. I numeri non sono reali. È difficile intercettarli. Abbiamo costruito un impianto progettuale per tre direttrici: la sensibilizzazione con le scuole e gli sportelli di ascolti, il lavoro di insieme con i docenti, esposti nelle vicende, e il contatto diretto con i genitori che si trovavano senza un luogo di accoglienza oltre al percorso sanitario. Questa è una risposta mista e con l'ASL si lavora a un piano condiviso".