La imminente campagna elettorale per le regionali richiama l’attenzione sui grandi temi che affliggono il territorio. Il carteggio annunciato e facilmente prevedibile per la propaganda però, non si avvale di questioni sommerse o attribuibili alla fantapolitica, quanto ad ampliare il terreno di scontro su quella che da sempre l’Alta Irpinia ritiene una partita prioritaria: la difesa dell’acqua e la battaglia contro il petrolio. Queste le carte su cui scommette la consigliera regionale del Pd uscente Rosetta D’Amelio, che ieri ha concluso i lavori della presentazione del saggio di Bruno Gambardella “Libertà, socialismo, democrazia. Il cinismo sociale di Vilfredo Pareto”, edito da Linkomunicazione.
Mentre sull’acqua, l’esecutivo Caldoro rilancia la proposta di legge per il riordino degli Ato, che sarà discussa nuovamente in consiglio regionale nelle convocazioni del 13 e 14 aprile; sul petrolio la Regione Campania ha glissato un pronunciamento, cedendo di fatto la parola al Governo centrale. Due manovre in netta controtendenza rispetto alla crescita e allo sviluppo non solo dell’Alta Irpinia, ma di tutta la provincia, che teme di subire scelte drastiche e irreversibili per la sopravvivenza del territorio stesso. “Il Pd sta facendo la campagna elettorale, è impegnato a parlare con i cittadini della provincia di Avellino e dell’Alta Irpinia, e dovrà chiedere loro se le condizioni di vita negli ultimi cinque anni siano migliorate o no, se è stata sostenuta l’occupazione e se i fondi europei sono stati spesi bene: c’è un disimpegno di 2 miliardi” ha spiegato la consigliera uscente pronta a chiedere una riconferma.
“Nel consiglio regionale del 13 e 14 sarà ripresentata la proposta sulle acque, che non si può fare perchè non si può legiferare, ma predisporre solo l’ordinaria amministrazione. Il tentativo di Caldoro resta quello di accentrare la gestione delle acque in una società regionale, espropriando i territori che producono acqua di autonomia decisionale. Una scelta non condivisibile visto che qui si trova il bacino idrico più importante d’Europa”.
Il Partito Democratico dunque ha già inaugurato la campagna elettorale. “Il Pd deve fare velocemente un’assemblea, siamo in ritardo. Io sono a disposizione del partito, sono consigliera uscente ed ho diritto di ricandidarmi, ma ritengo che si possa fare una bella lista, forte e competitiva, che sia espressione dei territori per mandare a casa il governo Caldoro, che ha penalizzato il territorio montano”.
Poi c’è il tema del petrolio. “Sulla valutazione di impatto ambientale la Regione ha perso tempo e non si è pronunciata. Il nostro candidato, il sindaco di Salerno ha detto che bisogna rispettare il Ptr e la vocazione agricola che classifica l’Alta Irpinia. Caldoro non ha voluto approvare la mia proposta di legge: la Regione Campania non doveva sperimentare trivellazioni petrolifere; il titolo V lo consentiva. MI auguro che dopo il 31 maggio avremo la possibilità di mettere in scurezza la Regione Campania”.
Sebbene non abbia sostenuto l’elezione di Vincenzo De Luca, D’Amelio conferma il pieno sostegno al sindaco di Salerno. “Sono state fatte le primarie e il Pd ha il dovere di rispettare il volere dei cittadini. I cittadini hanno scelto, e lui è il candidato del Partito Democratico, quindi avrà tutto il nostro aiuto” conclude.
All’appuntamento culturale, ospitato da quella che è stata definita l’Osteria culturale di Lioni, il Bar San Bernardino, hanno preso parte anche l’autore del saggio, l’editore Silvio Sarno, il sindaco di Sant’Angelo Rosanna Repole e il sindaco di Teora Stefano Farina. I concetti di Libertà, Socialismo e Democrazia sono stati il filo rosso del dibattito e degli interventi del tavolo, che ha offerto alla platea la possibilità di avviare una riflessione non solo sulla chiave di lettura di Gambardella sul pensiero di Pareto, ma anche sull’attualità in senso stretto. Di qui la necessità di reinterpretare la realtà, i modi di abitare i luoghi, di esprimere passioni e religioni, di affidarsi alla guida di un leader e di un governo credibile. L’urgenza infine, di praticare la democrazia nelle forme più consone ai nostri tempi e utilizzando gli strumenti più attuali. Non è stata casuale infatti, da parte dell’autore, della citazione del significato di élite per Pareto: “Si tratta di quella classe dirigente fresca e nuova che scalza quella vecchia, ormai ferma e miope, non più in grado di affrontare le sfide future” ha spiegato Gambardella. “I partiti hanno perso il ruolo originario, e oggi più che movimenti sono ammuine”.
Elisa Forte