Rifiuti, D'Alessio: "Salvo servizio pubblico". Ma Irpiniambiente resta in piedi

Ancora incerto il futuro del settore. L'ultima parola spetta ai sindaci

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Avellino.  

Via libera alla costituzione della nuova società di gestione dei rifiuti, la newco Irpinia Rifiuti Zero ma il futuro del settore resta incerto.

D'Alessio: "Superati i rilievi della Corte dei Conti" 

Da una parte c'è l'Ato del presidente Vittorio D'Alessio che giudica superati i rilievi della corte dei conti, dopo il parere negativo, peraltro non vincolante. “La Corte dei Conti ha fatto un solo rilievo sull’affidamento da contrattualizzare entro il 30 marzo e noi riteniamo che, in questa data, andava costituita la società. E’ stata costituita "Irpinia Rifiuti Zero" perciò il nostro percorso, in data 29 marzo, è stato completatto ed abbiamo salvato il servizio pubblico per il ciclo integrato rifiuti in Irpinia". 

Buonopane: "Ipotesi Irpiniambiente resta sul tavolo"

Dall'altra parte c'è l'opzione Buonopane che propone ai sindaci di acquisire il 51% di IrpiniAmbiente. “Adesso occorre ripartire. La proposta fatta dalla Provincia e da tanti sindaci rimane sul tavolo. Mi auguro che i toni possano abbassarsi e si possa lavorare insieme in questo percorso per garantire ancora una volta la gestione pubblica, valorizzare IrpiniAmbiente e tutelare i lavoratori".

La palla ora passa ai sindaci 

Ora tutto dipende dalla volontà dei sindaci, a cui fa appello anche D'Alessio. “Come ho promesso a tutti i sindaci che, spaventati, mi hanno interpellato in questi giorni per quanto riguarda le voci da mettere in bilancio, sicuramente andremo ad affrontare un tavolo tecnico giuridico e finanziario per valutare le strade che siano più convenienti ai rispettivi comuni e, pertanto, le porte dell’ATO sono aperte al confronto con i primi cittadini, ribadisco con i sindaci.

"Finora Irpiniambiente non ha vissuto di finanze pubbliche - conclude D'Alessio - ma di linee di credito di istituti finanziari, e sta continuando l’attività attraverso questa modalità. A tal riguardo, perché non farla seguire anche all’ATO, qualora si trovasse conveniente la strada?".