Tfr per i lavoratori ex Irisbus, Zaolino attacca

Il segretario del Fismic: sei mesi per il riconoscimento di un diritto

Avellino.  

«Ci sono voluti sei mesi per vedersi riconosciuto un diritto acquisito da tempo. È una situazione davvero paradossale. In questo Paese, e in questa provincia, c'è bisogno di protestare ed alzare la voce anche per ottenere il minimo garantito». Giuseppe Zaolino si dice soddisfatto della notizia del riconoscimento del Tfr agli ex lavoratori della Irisbus, anche se ci tiene a precisare «che, per il momento, si tratta di un'anticipazione giornalistica che non ha avuto ancora conferma ufficiale. Qualcuno (chiaro il riferimento alla Cisl di Mario Melchionna, ndr) l'ha saputa in anticipo e l'ha diffusa - precisa il segretario del Fismic - nonostante il nuovo direttore dell'Inps si fosse impegnato con tutte le sigle sindacali a comunicare a tutti, in tempo reale e collegialmente, qualsiasi novità sulla vicenda».

Per circa 130 lavoratori, sui complessivi 280, si tratta di un'importante boccata d'ossigeno. «Il provvedimento, se confermato, rappresenta sicuramente un passo in avanti importante, anche se interessa meno della metà della manodopera complessiva». Zaolino, nei giorni scorsi, si era reso protagonista di un "botta e risposta" con l'amministratore di Industria Italiana Autobus. «Aspettiamo che si realizzino gli impegni presi dalla nuova proprietà. Le polemiche non mi interessano».

Marco Grasso