Solofra, truffa bonus facciate: l'avvocato sotto accusa rinviato a giudizio

Il processo per i 9 imputati inizierà il prossimo 19 febbraio davanti al collegio, presidente Melone

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Solofra.  

di Paola Iandolo 

Truffa Bonus, rinviati a giudizio nove imputati accusati a vario titolo di riciclaggio, truffa e autoriciclaggio. Dovrà affrontare il processo anche l'avvocato F.F. difeso dall'avvocato Raffaele Tecce per il quale sono stati revocati i domiciliari. Il gip Francesca Spella ha accolto l'istanza di attenuanzione della misura presentata dal difensore. Il processo per F.F. e per A.G., A.P., E.S., A.S. P.S, S.S.,M.S.,A.L. inizierà il prossimo 19 febbraio davanti al tribunale di Avellino in composizione collegiale presieduto dal giudice Roberto Melone.

La decisione del Riesame

A luglio scorso i giudici della Decima Sezione Tribunale del Riesame di Napoli hanno annullato parzialmente l’ordinanza emessa dal Gip del Tribunale di Avellino nei confronti dell’avvocato F.F., finito agli arresti domiciliari nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Avellino e dei militari del Nucleo Pef della Guardia di Finanza su una presunta truffa sui crediti del Bonus Facciate. I giudici del Tribunale della Libertà hanno annullato due imputazioni: truffa e autoriciclaggio. Confermato l’accusa di riciclaggio contestata dalle indagini e alla base delle accuse contenute nella misura cautelare.

L'interrogatorio di garanzia 

Durante l'interrogatorio di garanzia l'avvocasto F.F. aveva risposto a tutte le domande del magistrato. Per circa un’ora e mezza aveva fornito dei chiarimenti respingendo le accuse, in particolare quella per cui si trovava agli arresti domiciliari: essere amministratore di fatto di una società coinvolta in una truffa sui Bonus Facciata a Solofra davanti al Gip del Tribunale di Avellino, Francesca Spella. All’interrogatorio di garanzia era presente anche il pm che aveva condotto le indagini dei militari del Nucleo Pef della Guardia di Finanza di Avellino, il sostituto procuratore Vincenzo Russo.