Avellino sembra ancora lontana da un vero coinvolgimento delle giovani generazioni. Nonostante le promesse di cambiamento, la città fatica a proporre iniziative concrete che stimolino la partecipazione giovanile, il loro senso di appartenenza e la loro creatività".
Lo scrive in una nota il coordinamento provinciale di gioventù nazionale Avellino.
"I giovani sono il motore di una comunità, portatori di nuove idee e energie, ma senza spazi adeguati e progetti mirati, rischiano di sentirsi esclusi. È necessario che la politica locale investa in programmi culturali, sociali e professionali che rispondano alle loro esigenze, per evitare che Avellino perda una risorsa fondamentale per il suo futuro.
Durante la campagna elettorale del sindaco Nargi, il tema giovanile è stato trattato marginalmente, senza affrontare a fondo i disagi che i giovani ad Avellino si trovano ad affrontare quotidianamente.
Alcol, violenza, uso di sostanze sono fenomeni troppo spesso al centro del dibattito pubblico. Eppure, i giovani fanno fatica a identificarsi nel "senso di istituzione" e a credere nelle risposte che dovrebbero arrivare proprio da chi governa il territorio.
Avellino, pur vivendo una movida serale relativamente tranquilla rispetto ad altre realtà - si legge ancora nella nota - non può permettersi di sottovalutare la responsabilità della politica di fornire alternative concrete e di valore per i giovani. Le istituzioni devono impegnarsi a creare attività che allontanino i ragazzi dai modelli negativi e li supportino nel costruire il proprio futuro.
A proposito di modelli negativi, altro tema cruciale su cui richiamiamo l'attenzione dell'attuale amministrazione è quello delle piazze di spaccio. L'ex cinema Eliseo e la villa situa nei pressi di piazza Kennedy sono zone infrequentabili dopo una certa ora, da anni sono diventate vere e proprie piazze di spaccio a causa della carenza di controlli. Pertanto chiediamo all'amministrazione comunale di incentivare attività di sensibilizzazione sui temi della droga e della lotta alla criminalità e inoltre di coordinarsi con la prefettura per dispiegare le forze dell'ordine e mantenere una pattuglia fissa in questi due punti della città al fine di garantire il ripristino della sicurezza e della legalità.
Questo novello polo del buon governo cittadino - conclude la nota - oltre ad interessarsi di rimpasti e decidere chi tra l'attuale ed il precedente sindaco debba rivestire i panni della prima donna sembra lasciare ogni altra cosa in una situazione di stallo, se non proprio nell'abbandono totale. Avellino non ha bisogno solo di concertoni o luminarie di salernitana memoria; ma bensì di un'amministrazione giusta e retta che sappia declinare al meglio i bisogni dei propri cittadini. Confidiamo in un cambio di rotta".