"Il 31 dicembre stop cassa integrazione. Incontro con Di Maio"

Domani presidio dei lavoratori ex Irisbus a Grottaminarda

Grottaminarda.  

di Simonetta Ieppariello

E' corsa contro il tempo per gli operai ex Irisbus, sui quali pende come una spada di Damocle l'incubo della fine del tempo messo a disposizione per usufruire della cassa integrazione. Domani a Grottaminarda gli operai ex Irisbus effettueranno un presidio con volantinaggio per chiedere al Ministro Di Maio un incontro urgente visto che il 31 Dicembre scade la cassa integrazione col rischio di licenziamento per 300 lavoratori. 

Intanto è saltato il sit in di protesta in programma per oggi a Pomigliano d’Arco per i lavoratori e le lavoratrici di Industria Italiana Autobus.

Digos e Questura di Napoli, venute a conoscenza della nota diffusa da Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm che annunciava una blitz domenicale per incontrare il vicepremer Di Maio e metterlo di fronte alle proprie responsabilità, hanno convocato d’urgenza le segreterie provinciali irpine per convincerle a desistere dall’idea.

Non è possibile presidiare un’abitazione senza autorizzazione, in buona sostanza, sia essa quella di un privato cittadino, sia essa quella di un Ministro o, addirittura, vicepremier. Senza contare che i componenti della famiglia Di Maio sono finiti nell’occhio del ciclone per i manufatti abusivi presenti nelle proprietà di famiglia. 

Vista la comunicazione di ordine pubblico i sindacati hanno ottenuto stavolta tutte le autorizzazioni del caso, per essere presenti martedì 11 dicembre nei pressi della sede di Industria Italiana Autobus dove si terrà il Consiglio di Amministrazione tanto atteso e nel pomeriggio al Ministero dello Sviluppo Economico dove il vicepremier Di Maio parteciperà al tavolo con le Pmi italiane per la lettura della legge di bilancio e la valutazione costi-benefici delle grandi opere. Un incontro decisivo per le sorti dell'azienda, per conoscere il destino di tanti lavoratori il cui destino è sempre più appeso ad un filo sottile.

Su "Il Sole 24 Ore", l’amministratore delegato di I.I.A. ha dichiarato: «Dopo tutti questi mesi di lavoro resto assolutamente fiducioso che la ricapitalizzazione annunciata dal Governo attraverso Invitalia, Leonardo-Finmeccanica e Ferrovie dello Stato andrà a buon fine». Le indiscrezioni vogliono che l’11 dicembre, Del Rosso uscirà definitivamente di scena, e le azioni societarie dovrebbero essere così divise: Karsan dovrebbe raddoppiare e passerebbe dal 5 al 10%, Finmeccanica-Leonardo al 30%, Invitalia al 49% e il restante 11% di cui non si conosce ancora l’identità. Non dovrebbe essere né Del Rosso, né l’imprenditore emiliano Gruppioni il cui nome era circolato nel mese di giugno.

Dopo il Cda in programma la mattina, i lavoratori si sposteranno al Ministero dello Sviluppo Economico per provare a parlare con il Ministro Di Maio il quale, in via informale, ha fatto sapere che sta provando a convocare un tavolo per venerdì 14 dicembre. Quella che sta per iniziare è dunque la settimana decisiva. Senza contare che sul calendario di trecento famiglie il giorno 31 dicembre è cerchiato in rosso, a ricordare l'ultimo giorno di cassa integrazione. Un ammortizzatore sociale servito quale fonte essenziale di sostenamento per tanti e che dal primo gennaio non verrà più in soccorso di questi lavoratori.