Il consigliere regionale Livio Petitto, capogruppo in Campania di “Moderati e Riformisti”, questa mattina ha portato all’attenzione del Consiglio Regionale la vicenda AIAS Avellino, così come annunciato a margine della manifestazione di protesta delle famiglie di qualche settimana fa.
Sulla scia di quanto stabilito in queste ore dallo stesso Tar di Salerno in accoglimento del ricorso dell’Aias, con la sospensiva della delibera che riduce del 50% il budget e quindi le prestazioni per il Centro Medico riabilitativo del capoluogo, Petitto ha sottolineato come, indipendentemente dalle aule giudiziarie, dovrebbero essere le parti in causa, su tutte la Regione Campania, a garantire il sacrosanto diritto alla salute dei cittadini.
Petitto ha chiesto di ricalcolare il budget al fine di garantire le prestazioni riabilitative giornaliere spettanti alla struttura, oltre che tutelare il personale stesso, auspicando che indipendentemente dagli esiti della sentenza, si possa arrivare ad una mediazione tra tutte le parti in causa.
“I Giudici- ha ricordato il consigliere regionale- come denunciato in precedenza dal sottoscritto, non hanno ritenuto fondato il ridimensionamento del budget destinato all’Aias, oltre che irregolare il trattamento dell’ambulatorio come una ‘nuova struttura‘, senza storicita` di volumi prestazionali, dimenticando che quel Centro è in attivita` da diversi decenni.
Ebbene, ancora una volta, ci è voluto l’intervento di un Tribunale, in precedenza anche del Consiglio di Stato (sentenze che hanno ripristinato sia l’autorizzazione che l’accreditamento alle stesse condizioni esistenti prima della chiusura illegittima), per ristabilire lo stato di luogo.
Nel caso di specie parliamo di pazienti, anche tantissimi bambini nella prima infanzia con particolari sindromi, per i quali l’interruzione del trattamento rappresenta una gravissima limitazione del loro sviluppo pregiudicandone il loro avvenire di adulti autosufficienti.
Ed invece in Campania cosa succede?- ha rimarcato Petitto- Con delibera di giunta regionale N. 545/24 si definiscono i limiti di spesa per la Macroarea Riabilitativa costringendo l’Asl Avellino a riconoscere all’Aias un budget complessivo di nemmeno 800mila euro per il 2024 e ancora meno per il 2025, per l’erogazione di 64 prestazioni giornaliere complessive, quindi sia ambulatoriali e domiciliari, ossia oltre la metà di quelle garantite fino ad oggi.
Va anche aggiunto che ogni centro di riabilitazione convenzionato con la Regione Campania lavora in regime di saturazione del budget assegnato, come dimostrano le lunghissime file d’attesa presenti in ogni centro, ed è facile dimostrare che la diminuzione dell’attività fornita dall’AIAS entro il limite stabilito dal tetto di spesa assegnato, produrrebbe un ulteriore incremento della lista d’attesa ed enormi disagi per i pazienti in trattamento”.
A seguito della replica in Aula dell’assessore Marchiello, il consigliere regionale ha chiesto copia della documentazione, anche per valutare se insistono gli estremi per nuovi interventi della Magistratura.
“Risposte inaccettabili, condite da tanto burocratese e nessuna sostanza- ha concluso Petitto- L’ennesimo trattamento al ribasso per la nostra Irpinia, fondi dirottati in strutture di altri capoluoghi senza una ratio e una programmazione equilibrata per i pazienti di tutto il territorio regionale, ennesimo caso di una sanità totalmente allo sbaraglio”.