Nella Solofrana sostanze cancerogene. Lo rivela l'Arpac

Il sindaco Bianchino vieta l'uso dei suoli agricoli toccati dall'esondazione di settembre scorso

Montoro.  

 

Cromo totale, berillio, benzo(a)pirene. E' stato ritrovato di tutto nei terreni che lo scorso primo settembre furono interessati dall'esondazione del torrente “Solofrana” a Montoro. Sostanze pericolose, cancerogene. Per questo motivo il sindaco Mario Bianchino ha interdetto l'utilizzo, per motivi cautelari, dei suoli interessati dall'esondazione del corso d'acqua per la produzione di derrate alimentari e nel contempo ha invitato Asl, Arpac l'avvio di una indagine epidemiologica ed indagini preliminari per l'esame della matrice ambientale e per la predisposizione di un piano di caratterizzazione. Una copia dell'ordinanza è stato inviata oltre che alla Regione Campania ed al Prefetto di Avellino anche al Ministero dell'Ambiente ed al Ministero dell'agricoltura. Risultati, quelli riscontrati a Montoro, che sono assolutamente in linea con quelli resi noti nel maggio del 2014 quando l'agenzia regionale per l'ambiente rese nota la relazione sullo stato delle acque superficiali del Sarno e della Solofrana. Dati che evidenziavano la presenza di arsenico, nichel, zinco e cadmio in quantità elevate. Inoltre, sia il Sarno che il fiume Solofrana presentavano sostanze dannose per la salute come triclorometano, tetracloroetilene e triclorobenzene.

 

Giuseppe Aufiero