“Cari amici e concittadini, cari aspiranti candidati, mancano meno di due mesi dalla presentazione delle liste per le elezioni amministrative che interessano anche la nostra comunita’. Sento il dovere, in qualita’ di cittadino e professionista residente a Guardia Lombardi, di esprimere alcune considerazioni e consegnarle ai rappresentanti delle varie forze politiche presenti in paese, ma anche a tutti gli amici che intendono proporsi nella competizione elettorale e, non per ultimi, ai cittadini." Inizia così la nota di Salvatore Pignataro rivolta al suo paese: "Ritengo doveroso e opportuno un serio richiamo alla responsabilita’ da parte di tutti: sul percorso e sui metodi fino ad oggi adottati e su quelli eventualmente da considerare per il bene del nostro paese.
Da cittadino, sono fortemente preoccupato dal notevole “sfilacciamento sociale” oltre che dall’attuale quadro politico e su come ci si sta avviando alla composizione degli schieramenti e delle liste che si andranno a contendere l’elezione in seno al civico consesso.
Negli ultimi giorni emerge la contrapposizione di tre o quattro gruppi che stanno lavorando per creare una squadra di governo. Il mio appello e’ di far prevalere il buonsenso e cercare di lavorare per una sintesi di idee e successivamente di uomini. Credo sia importante individuare cinque o sei punti programmatici su cui costruire le priorita’ di cui necessita’ il nostro paese e, successivamente, confrontarsi per individuare le migliori energie coniugando esperienze con novita’. Si percepisce, cosi come e’ avvenuto anche in altre realta’ vicine, che tanti cittadini, forse la maggioranza della popolazione, invoca il coinvolgimento all’interno delle liste di persone nuove, giovani e intelligenti (a Guardia ce ne sono diverse) per essere competitivi e aperti alle dinamiche politiche istituzionali e soprattutto vocati a prendere in carico il bene comune e non i propri interessi, cosi come ci ha insegnato anche la “politica” di Aristotele.
Occorre individuare, per quanto possibile, un percorso di coesione sociale che possa favorire l’unita’ dei “cittadini di buona volonta’” non tassativamente sulle appartenenze ma su un programma serio, condiviso e rappresentativo per il nostro paese. Sarebbe molto piu’ importante che le forze politiche e gli aspiranti amministratori, iniziassero a proporre cosa voler fare per la nostra comunita’ e da questo partire con idee e progetti coinvolgendo la comunita’ sulle scelte e sugli indirizzi strategici non “calati dall’alto”. Solo attraverso la razionalizzazione di uomini e donne che hanno a cuore il futuro della comunita’ si puo’ arrivare ad un risultato positivo. L’appello e’ di aprirsi al dialogo con la gente stanca dei soliti “giochi di prestigio”. Occorre evitare, a mio avviso, lo sfilacciamento del tessuto sociale attraverso il dialogo con la popolazione, l’unico vero “termometro” su cui valutare idee, scelte e la pianficazione di cio’ che vogliamo fare nel nostro amato paese.”