di Paola Iandolo
Il questore della provincia di Vicenza, Dario Sallustio, ha emesso ulteriori 4 divieti di accesso alle strutture sportive (DA.S.P.O.) a carico di altrettanti tifosi ultras dell’Avellino. Nella serata di domenica 2 giugno, durante l’incontro di calcio valevole per i Playoff, i supporter si sono resi responsabili, insieme ad altri tifosi ancora ignoti, delle condotte violente perpetrate all’interno dello stadio Menti nei confronti di alcuni steward. Ma non solo. I quattro tifosi irpini sono considerati i responsabili dell’accensione e del lancio di alcuni petardi e fumogeni, sia all’indirizzo dei tifosi vicentini che anche all’interno del rettangolo di gioco. Atti di violenza che hanno costretto l’arbitro a sospendere l’incontro per alcuni minuti.
Tra i quattro, tre di loro rimarranno lontani dagli stadi per tre anni, il quarto invece risulta destinatario di un divieto di accesso alle strutture sportive per 10 anni con la prescrizione ulteriore di comparire personalmente presso la questura di Avellino per il periodo di otto anni con decorrenza dalla data di notifica del medesimo divieto durante le partite ufficiali della squadra Irpina.I tifosi sono difesi dall'avvocato Fabio Tulimiero e potranno impugnare il provvedimento, come previsto dalla normativa in materia di sicurezza negli stadi.
I quattro provvedimenti seguono quello già emesso nelle fasi successive alla manifestazione sportiva che aveva portato anche all’arresto differito di un altro tifoso irpino che, scavalcando la recinzione di separazione della curva nord - settore destinato agli ospiti, si dirigeva verso il settore distinti dell’opposta tifoseria, tentando di strappare un vessillo biancorosso per appropriarsene e, non riuscendoci, inneggiava alla violenza.