Si è spento per sempre Angelo Galasso, il 18enne di Montoro coinvolto in un incidente stradale, giovedì scorso. Il giovane ha lottato fino alla fine come un leone nella sala Rianimazione dell'ospedale Moscati, dove è stato monitorato costantemente da tutta l'equipe medica del reparto. La morte di Angelo, un giovane, solare, generoso e pieno di sogni, ha gettato tutti nello sconforto. Un vuoto incolmabile non solo nella comunità di Montoro dove viveva con la mamma Incoronata e la sorella gemella Fabiana, ma anche ad Avellino dove vive il padre Gianluca. Il ragazzo di Montoro ha lottato fino all’ultimo come un vero lupo. L’Avellino era la sua grande passione. Gli ultras, in questi giorni, avevano sperato e pregato per un suo miracoloso recupero salutandolo con degli striscioni apparsi davanti all’ospedale e allo stadio. Anche Paolo Frascatore, dopo il goal contro il Benevento, aveva mostrato una maglietta a lui dedicata.
A tutta la famiglia Galasso – Iannone si sono stretti i parenti ma anche gli amici più cari, i conoscenti. In tanti conoscevano Angelo, ragazzo amato e apprezzato per la sua bontà. Gli amici di scuola, dell'istituto Itis di Avellino, ma anche gli amici di sempre, non hanno mai lasciato la sala d'attesa della Rianimazione per avere notizie di una sua ripresa. Hanno pregato in tanti perché accadesse un miracolo.
E invece, questa mattina, la drammatica notizia della sua morte. Sui social, messaggi di cordoglio e affetto si moltiplicano, mentre l’intera comunità si stringe intorno alle famiglie Galasso e Iannone distrutte dal dolore.