Fede e devozione: Ariano si prepara a festeggiare il suo patrono Sant'Ottone

Ecco il programma dal 21 al 24 marzo 2025

fede e devozione ariano si prepara a festeggiare il suo patrono sant ottone

Celelebrazione solenne posticipata quest'anno al 24 marzo

Ariano Irpino.  

Gli arianesi si preparano ad onorare il santo patrono Ottone Frangipane. Domani sera alle 19.30 il ritrovo delle associazioni davanti all'ingresso principale dell'ospedale Frangipane-Bellizzi per la tradizionale fiaccolata verso il romitorio San Pietro in Reclusis e la donazione della lampa votiva a cura dell'amministrazione comunale.

Alle 20.00 la catechesi con il seminarista Nico Santosuosso verso l'ordinazione diaconale in programma domenica 23 marzo alle 18.30 nella Basilica Cattedrale.

Sabato 22 marzo, alle ore 9.00: benedizione del pane benedetto alla presenza delle associazioni che verrà poi distribuito nella giornata successiva nelle varie parrocchie.

Lunedì 24 marzo, ore 10 celebrazione in onore di Sant'Ottone nella chiesa di San Pietro in Reclusis, 18.30 celebrazione eucaristica solenne presieduta dal vescovo della diocesi di Ariano Irpino-Lacedonia Sergio Melillo.

Ecco i punti di distribuzione del pane sabato 22 marzo: Cardito palazzo Scoppettuolo, piazzola adiacente casa dell'acqua, Martiri di palazzine muretto, piazza Mazzini, piazza Plebiscito, ingresso villa comunale e rione San Pietro. Domenica 23 marzo distribuzione nelle parrocchie arianesi. 

La storia racconta che Ottone giunse ad Ariano ormai vecchio e si fermò nel disadorno romitorio di San Pietro de Reclusis, alle falde della città, a tre quarti di miglio dalle sue mura. La sua vita eremitica fu accompagnata da innumerevoli prodigi e fu spesa tutta nell'umiltà e nella carità.

Sant’Ottone nacque a Roma verso il 1040 e discendeva dalla nobile famiglia dei Frangipane.  Dopo un lungo pellegrinare, il santo giunse ad Ariano Irpino verso il 1117. Qui  per tre anni gestì un ospizio per pellegrini, che egli stesso aveva fondato, dando esempi di carità, finchè non decise di ritirarsi a vita eremitica, come già detto, nella chiesetta di San Pietro, oggi ancora esistente e chiamata San Pietro de’ reclusis, dove restò in penitenza in una piccola cella chiamata romitorio. Nel 1127, dopo sette anni di eremitaggio e 10 anni trascorsi ad Ariano, morì.

La figura miracolosa del santo viene associata a molte calamità ed eventi tristi che hanno messo a dura prova la città, come nei tempi della peste.

Sant’Ottone è molto venerato anche nella città di Castelbottaccio, nel Molise, dove è anche qui il patrono. Inoltre si associa la protezione del santo a quella triste sera del 23 novembre 1980, quando il campanile della piazza si piegò su se stesso, sotto gli occhi di una folla che in quel momento animava la città. Gli arianesi rimasero indenni da quelle macerie e c’è chi intravide la mano del santo volta a proteggere il tricolle.  Ad Ariano i maggiori centri di culto del santo sono la cappella di Sant'Ottone, la principale della cattedrale e l’antica chiesa di San Pietro de’ reclusiis. Il più bel monumento dedicato a Sant’Ottone ad Ariano è sicuramente la statua del santo posta nel 1502 dall’allora vescovo di Ariano, Nicola degli Ippoliti, nella nicchia sovrastante il portone destro della facciata della cattedrale. In estate avviene da anni la rievocazione storica del dono delle sacre spine e in questa circostanza il santo tanto caro ai pellegrini del tricolle viene portato in processione lungo le strade cittadine.

Sant’Ottone viene venerato anche a Pianezza ed Alpignano, in Piemonte dove esistono comitive di Arianesi, emigrati da anni, fortemente legati al santo eremita, amante soprattutto dei forestieri.