Prendersi cura del paziente con specifiche terapie palliative e del dolore, trattamento dei sintomi, riattivazione e preservazione delle funzioni fisiche, particolare attenzione alla sfera psicologica, sociale e spirituale non solo del paziente ma di tutto il suo entourage familiare: queste le principali funzioni e attività che il Pain Control Center Hospice di Solofra eroga e assicura, così come decretato dalla Legge 38 del 2010, che ha sancito per tutti i cittadini il diritto a non soffrire e che mira a garantire un equo accesso ai servizi sanitari e un’assistenza qualificata.
Il Pain Control Center Hospice di Solofra è una struttura sanitaria dell’Asl Avellino, che mira a essere, prima di tutto, un luogo di vita, un luogo dove non esiste la solitudine familiare, un luogo di condivisione, di socializzazione e di solidarietà. Un luogo dove, comprendendo tutte le dimensioni del paziente, si mettono in campo le migliori cure possibili per alleviare il dolore. E così la struttura solofrana registra l’ennesimo attestato di gratitudine e di stima per la dedizione, l’umanità e la professionalità che caratterizzano, quotidianamente, l’opera svolta da tutto il personale.
Questa nuova testimonianza è attestata dalle parole espresse da Furio e Maura Lanzoni, originari di Avellino, che hanno voluto indirizzare una lettera di ringraziamento all’equipe medica dell’Asl Avellino, agli operatori della Cooperativa Nursing Service onlus e dell’Associazione House Hospital Onlus, per le cure e l’assistenza fornite al proprio padre, nel corso della sua permanenza presso l’Hospice.
Queste le toccanti parole scritte nella missiva, pubblicata sulla pagina Facebook dell’Hospice di Solofra, che ha anche il valore di un appello a chi si trova in una situazione di grande necessità assistenziale, di usufruire del centro per le cure palliative e la terapia del dolore dell’Asl Avellino: “La struttura Hospice di Solofra è un’oasi per i malati terminali assetati di pace e bisognosi di cure. Un vero sollievo per le famiglie che non possono reagire alla velocità con cui opera il MALE, come noi lo chiamiamo. In questa lettera noi riconosciamo la necessità di queste strutture e invitiamo chiunque si trovi difronte al MALE a usufruirne.
La nostra esperienza è estremamente positiva: chiunque si trovi in situazioni insostenibili dovrebbe andare all’Hospice per dare sollievo al proprio familiare. Essere soli non lo aiuterà, l’Hospice garantisce un sostegno immediato, moltiplicando la quantità di affetto che il proprio familiare riceve. E la Vostra presenza consentirà anche l’evoluzione di strutture come queste, che rappresentano comunque un faro di civiltà nell’Italia (e possiamo anche dire nell’Europa) di oggi. Affinché l’azione del MALE, sui pazienti e le loro famiglie, sia contenuta e ridotta al minimo. Furio e Maura Lanzoni”.
Redazione