Protocollata in mattinata a palazzo di città a sorpresa una lettera di dimissioni a firma del consigliere, nonchè presidente del consiglio comunale Giovannantonio Puopolo. Il documento è stato indirizzato al consiglio comunale, al sindaco Enrico Franza e alla segretaria comunale.
Ecco la motivazione: "E' con rammarico che oggi con questa lettera dopo una breve riflessione, vi comunico che ho deciso di dimettermi dalla carica di consigliere comunale. In questi mesi in cui ho ricoperto il ruolo di presidente del consiglio comunale, ho cercato di valorizzare il ruolo istituzionale nella pubblica assise, auspicando un dibattito consiliare sulle basi del rispetto e le prerogative di ogni consigliere comunale.
Prendo atto che in questa fase di grave crisi politica per la nostra città, il diritto essenziale di essere informati e resi partecipi dell'azione amministrativa e/o ad essere invitati alle manifestazioni a carattere istituzionale è stato più volte disatteso.
Considerato che il consiglio comunale è l'espressione più alta della democrazia e della partecipazione, diritti costituzionalmente e che vanno sempre garantiti , nella impossibilità di agire per il bene della comunità nel rispetto dei cittadini che hanno democraticamente eletto il sindaco ed i consiglieri comunali, rassegno le mie dimissioni dalla carica di consigliere comunale e presidente del consiglio.
Ringrazio i dirigenti e tutti i dipendenti comunali che hanno che hanno con me interagito per il bene di tutti. Ringrazio infine il sindaco e tutti gli amministratori che hanno creduto nelle mie potenzialità e che hanno manifestato nei miei confronti attestati di stima e gratitudine, scusandomi inoltre con i cittadini di Ariano per non aver saputo portare a termine il mandato assegnatomi."
Poi sempre nel corso della mattinata la nota di Puopolo diffusa alla stampa:
"La decisione dello scrivente di convocare i consiglieri comunali per comunicare loro alcuni propri intendimenti, relativi alla carica rivestita che meritavano una riflessione collegiale che mal si addice alle impersonalità delle comunicazioni scritte, ha suscitato la reazione francamente eccessiva del vice sindaco e del capogruppo del Movimento 5 Stelle. In realtà, poiché chi scrive non solo ha rispettato le prescrizioni legislative previste da tutti gli enti locali ma, secondo la prassi che si è affermata in questi pochi mesi di consiliatura, ha concordato con il vice presidente del consiglio le modalità di questa convocazione dei consiglieri, l'asprezza del comunicato sopra citato induce a ritenere che il vero bersaglio delle critiche di Orsogna e Cervinaro sia l'agire del loro sodale di maggioranza, piuttosto che quella del sottoscritto. Tanto conferma la radicale incapacità delle forze che hanno sostenuto il sindaco Franza di trovare una qualsivoglia unità che consenta che consenta anche la più banale delle amministrazioni ordinarie e induce tutti noi ad auspicare che il sindaco si mantenga fermo nelle intenzioni espresse nelle scorse giornate senza cadere nella tentazione di improbabili nuove alleanze che servirebbero solo a soddisfare le ambizioni personali di qualcuno."