Michele Nerone a casa: "Pensavo di non tornare più"

"Grazie a tutti coloro che si sono presi cura di me da Ariano ad Aversa"

Il gigante buono è a casa...

Ariano Irpino.  

E' emozionato, trattiene le lacrime a fatica e poi si comuove quando ricorda quei giorni terribili. Il suo telefono squilla continuamente, saluti e video messaggi da ogni parte. Soprattutto dalla grande famiglia del basket Ariano, che da anni porta nel cuore. E poi scoppia a piangere nel ringraziare il suo grande amico Giovanni La Vita. 

E' senza dubbio una delle più belle notizie di questa estate arianese, rivedere Michele, per tutti nerone, al suo posto di sempre accanto al fratello Lello, su quella sedia a lui tanto cara, nell'officina di Rione Rodegher-Cappelluzzo rimasta tristemenete vuota per qualche settimana, dopo un malore, che aveva fatto temere il peggio.

Prima i soccorsi ad Ariano, poi il ricovero ad Aversa e la sua vita appesa ad un filo. "Ringrazio con immenso affetto, tutti coloro che si sono presi cura di me, dal pronto soccorso di Ariano ad Aversa. Medici, specialisti, infermieri, tutti.

Pensavo di non farcela e di non ritornare più a casa, questa volta. Un grazie alla mia famiglia e ai tanti amici che mi hanno dimostrato affetto e calore in vari modi in questo momento difficile della mia vita. Se sono qui lo devo ai medici e alle vostre preghiere. Grazie di cuore."