Montemiletto: "Lucky, impiccato come Angelo"

Lega Nazionale per la Difesa del Cane in campo

Riceviamo e pubblichiamo

Montemiletto.  

 

Le indagini hanno subito portato a individuare e denunciare il presunto colpevole di questo ennesimo e vigliacco atto di violenza gratuita. Rosati: grazie ai Carabinieri per non aver sottovalutato questo caso. I Ministri Costa e Bonafede mantengano la parola data e provvedano a inasprire le pene per i reati contro gli animali. 

Lucky era un cane buono. Non è una cosa che dovrebbe sorprendere ma le persone che lo conoscevano dicono che era proprio particolarmente buono. In diversi casi aveva segnalato alla sua proprietaria altri animali in difficoltà e questo aveva permesso di salvare alcuni gattini. Purtroppo però la sua vita è stata troncata da un assassino che l’ha catturato con un fino di nylon e l’ha impiccato. A trovarlo in quelle condizioni è stata una studentessa di medicina veterinaria che lo conosceva bene, perché aveva adottato un gattino che da piccolo era stato accudito proprio da Lucky. Ha tentato disperatamente di rianimarlo ma ormai era troppo tardi.

Ovviamente sono state subito allertate le forze dell’ordine e le indagini, condotte tempestivamente dai Carabinieri, hanno portato rapidamente alla denuncia di un uomo di 65 anni per questo crudele e insensato atto di violenza. “L’unica buona notizia è che le indagini hanno permesso di individuare subito un presunto colpevole”, afferma l’avv. Michele Pezone – Legale e Responsabile Diritti Animali di LNDC. “Ci uniamo quindi alla denuncia nella speranza di ottenere giustizia per Lucky e ci costituiremo parte civile nel procedimento penale a carico del presunto responsabile. Ai sensi dell’art. 544-bis, chi uccide un animale per crudeltà e senza necessità può essere condannato fino a 2 anni di reclusione.”

“Innanzitutto voglio ringraziare l’Arma dei Carabinieri per aver svolto le indagini in maniera così rapida e decisa”, commenta Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection. “Potrebbe sembrare una cosa scontata ma in realtà non lo è. Troppo spesso infatti questi reati vengono sottovalutati e non sono ritenuti degni della giusta attenzione da parte degli inquirenti e della magistratura. Con il nostro team legale seguiremo da vicino il caso per assicurarci che non cada anche questo nel dimenticatoio.”

“Dalle notizie sulla stampa locale, tra l’altro, risulta che nello stesso paese siano stati uccisi altri due cani negli ultimi giorni: uno a bastonate e uno per avvelenamento. Auspico che i Carabinieri continuino l’ottimo lavoro svolto finora e verifichino se questi altri casi possono essere riconducibili alla stessa persona o sono dovuti ad altri squilibrati violenti. In ogni caso, queste persone devono essere fermate e punite in maniera esemplare per far capire che la violenza non può essere tollerata in nessun caso”, continua Rosati. 

“Colgo l’occasione per ricordare ai Ministri Costa e Bonafede che siamo tutti ancora in attesa che mantengano la loro parola e si diano da fare affinché vengano inasprite le pene per chi commette questi vigliacchi e brutali reati contro gli animali”, conclude Rosati.