Chiude la scuola Pia Casa, il Comune: "Vi diamo noi i locali"

Decisione irremovibile, ieri sera la fredda e triste comunicazione alle famiglie ma non si molla

"E' una storia che appartiene alla memoria di Ariano non può assolutamente morire"

Ariano Irpino.  

Decisione irremovibile, chiude la scuola paritaria, primaria e dell’infanzia Pia Casa di Ariano Irpino gestita dalla Congregazione delle Suore dello Spirito Santo.

A comunicarlo ufficialmente ai genitori dei piccoli alunni è stata direttamente la Superiora Generale Madre Nerissa Birao giunta da Roma insieme ad altre sorelle. Alla base della decisione romana vi sarebbe una situazione debitoria maturata negli anni. La scure della spending rewiv è implacabile e non fa sconti neppure alla chiesa.

Il decreto è stato firmato. Ma il Comune, non resta in silenzio e si è subito  adoperato per fornire una soluzione alternativa. E’ di oggi la nota diramata dall’amministrazione comunale di Ariano Irpino guidata dal sindaco Domenico Gambacorta:

“L’Amministrazione Comunale di Ariano Irpino si è offerta di ospitare la Scuola di Sant’Anna Pia Casa d’Istruzione e Lavoro, presso i locali del Centro Sociale Sindacale Martiri, senza limiti temporali.

La notizia della chiusura delle attività scolastiche è stata appresa nell’incontro che si è tenuto a Palazzo di Città lo scorso 28 gennaio 2019, alla presenza del Sindaco Domenico Gambacorta, dell’Assessore all’istruzione Debora Affidato, della direttrice della Pia Casa Suor Marcella Vergura e dei rappresentanti della Congregazione delle Suore dello Spirito Santo.

Con una lettera del 6 febbraio 2019, l’Amministrazione Comunale è venuta a conoscenza che la Congregazione delle Suore dello Spirito Santo, pur riconoscendo la generosa proposta ricevuta, si vedeva costretta a chiudere ugualmente la scuola per altre motivazioni.

L’Amministrazione Comunale auspica che i vertici di Roma della Congregazione pensino alla soluzione prospettata dall’Ente e proseguano negli anni nella loro missione di  educazione ed accoglienza, in quanto una storia come quella dell'Istituto Pia Casa che appartiene alla memoria di Ariano  non può assolutamente morire.” Fin qui la nota del Comune.

E c’è chi in città si è detto anche pronto ad offrire un proprio contributo per ripianare i debiti, ma a quanto pare ogni decisione ormai sembra sia stata presa. Come dire, senza soldi, non c’è opera pia che regga. E pure la carità, ha bisogno di fondi per essere esercitata. Solo un miracolo potrebbe rimettere ogni cosa al proprio posto.

Resta in vita l’Istituto, che da anni in sinergia con i servizi sociali offre assistenza a persone disagiate e orfani in modo particolare. Non ci è stato consentito in alcun modo di poter incontrare la Madre Superiora, per poter chiarire meglio la vicenda, nell’interesse della collettività.

Così un’anziana suora all’ingresso: “Non sono cose che interessano a voi, avete scritto un sacco di scemenze, se non ve ne andate chiamo i carabinieri.” Ci accoglie invece in maniera diversa un’altra sorella, giovanissima: “Non ce la sentiamo di dire nulla, il dolore è anche nostro, abbiamo sofferto per le notizie che stanno circolando su questa vicenda.”

Una mamma in lacrime ha fatto questa riflessione, attraverso la descrizione di un albero da parte di suo figlio:

“L'albero e formato da radici, tronco, rami e foglie. I rami sono le braccia della maestra che ci accoglie e ci abbraccia, le foglie che cadono sono i tanti baci che ci danno le maestre, il tronco è la nostra scuola con forti radici per farci crescere. Come faccio a dire a mio figlio, che la scuola chiude dopo tutto l'amore e gli insegnamenti che gli sono stati trasmessi?”