Ha odiato fino alla morte gli assassini di suo figlio

Una ferita mai rimarginata per Michele Grasso che da ieri ha lasciato per sempre tutti

Una storia triste e commovente...

Ariano Irpino.  

La sua assenza, dovuta alle condizioni precarie di salute, aveva lasciato già un grande vuoto tra i presenti, lo scorso 23 gennaio durante l'annuale commemorazione della morte del figlio Angelo nel cimitero di Ariano Irpino. Poi l'aggravamento della malattia e ieri il suo ultimo respiro.

E' la storia commovente di Michele Grasso, un uomo profondamente segnato dopo la tragica morte di suo figlio a Roma, che non è riuscito in alcun modo a trovare nella sua vita la forza di rialzarsi. "Odierò fino alla morte quelle bestie, che hanno ucciso mio figlio - ci aveva ripetuto più volte - non li perdonerò mai. La mia vita è finita con la morte di Angelo."

Era il 23 gennaio 1988 quando una mano assassina, fece fuoco contro di lui uccidendolo a Roma, sull’Appia antica, sotto gli occhi della fidanzata, durante una rapina compiuta ai suoi danni. Ariano da quella tragica sera non lo ha mai dimenticato.

84 anni, Michele, lascia la moglie Viola Pippo, i figli Antonio, Ottone, Annamaria e Gerardo. I funerali si terranno oggi pomeriggio alle 15.30 nel Santuario Madonna di Fatima, partendo dall'ospedale di via Maddalena.