Eleganza e cultura, Fariello saluta:una vita per l'archeologia

Il funzionario della Soprintendenza Maria Fariello va in pensione dopo 35 anni di ricerca e lavoro

Campanelli: la sua lezione resta l'eleganza e capacità di far dialogare le soprintendenze, per raggiungere obiettivi che hanno cambiato la storia archeologica del territorio. Tocco: la sua una passione vera per la ricerca

Avellino.  

La dottoressa Maria Fariello va in pensione. 35 anni i suoi ricchi di lavori importanti e cruciali per la ricerca archeologica, che hanno assicurato tutela e valorizzazione del patrimonio archeologico irpino e sannita. Lo scorso venerdì sono stati tantissimi gli amici e colleghi che hanno voluto salutare in via Dalmazia la dottoressa. Ma quello di Fariello è forse solo un ciao, visto che ha assicurato nuove pubblicazioni riferite proprio al ricco lavoro svolto negli anni. Nella sua carriera e formazione restano decisivi i rapporti con i soprintendenti Werner Johannowsky, Giuliana Tocco, Maria Luisa Nava, Adele Campanelli. Prende il suo posto Il funzionario archeologo Mario Cesarano.
Oltre che alla dottoressa Tocco e alla dottoressa Campanelli, venerdì è intervenuto anche l'ingegnere Gennaro Miccio, già soprintendente ai beni architettonici e paesaggistici della soprintendenza di Salerno e Avellino. 
Tanti i contributi assicurati ai territori di sua competenza realizzati negli anni, come per la costituzione del Museo Archeologico Nazionale del Sannio Caudino nel castello di Montesarchio, del Museo Civico Archeologico nel Castello di Bisaccia. 
Strategico il suo ruolo nel recupero e nell'esposizione del dinosauro di Pietraroia, noto alle cronache nazionali e caro ai sanniti come "Ciro".

Tra i tanti rinvenimenti più prestigiosi che porteranno per sempre il nome di Fariello ci sono le ricche necropoli sannitiche con vasi a figure di  Montesarchio e di Sant'Agata dei Goti e le necropoli con tombe a tumulo dell'età del ferro a Montesarchio. Come anche il leone funerario durante lo scavo del Castello di Avellino
Tra i recenti rinvenimenti ci sono il quartiere artigianale con imponente fornace a Mirabella e il tesoretto di monete d'argento delle zecche delle città della Magna Grecia rinvenute nel territorio di Lacedonia.