Monteforte, stalking condominiale: condanna annullata in appello

La docente universitaria era stata condannata a sei mesi di reclusione in primo grado

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Monteforte Irpino.  

di Paola Iandolo

E' stata annullata dai giudici della Corte di Appello di Napoli la condanna per stalking condominiale nei confronti di una docente, difesa dall’avvocato Stefano Vozella, che in primo grado aveva rimediato sei mesi con pena sospesa. Una decisione, solitamente rientrante tra i poteri esclusivi della Corte di Cassazione, che rappresenta un caso poco frequente in quanto le ipotesi di nullità che possono essere dichiarate già in secondo grado dalla Corte di Appello sono molto limitate.Il deposito delle motivazioni previsto entro 90 giorni consentirà di conoscere, quale, tra le ragioni sostenute nell’appello, ha determinato l’annullamento della sentenza di condanna di primo
grado.

La ricostruzione

La professoressa universitaria in pensione era stata condannata in primo grado per stalking condominiale commesso in danno di una coppia residente nello stesso stabile di Monteforte Irpino. Secondo il Tribunale di Avellino, l’imputata aveva reiterato nel tempo minacce, molestie ed insulti nei confronti delle persone offese, altresì provocando rumori notturni e gettando acqua e rifiuti alimentari dal balcone.Per queste ragioni, aveva rimediato la condanna a 6 mesi di reclusione ed al risarcimento dei danni cagionati. L'imputata si è sempre professata innocente, difesa in Appello dall’avvocato Vozella, a cui ha affidato l’incarico di impugnare la sentenza di primo grado.Il penalista ha rilevato la sussistenza di almeno tre motivi di nullità della sentenza di primo grado, riguardanti sia la effettiva partecipazione dell’imputata al processo, sia la improcedibilità dell’azione penale, in quanto l’imputata risultava essere già stata indagata per lo stesso reato nell’ambito di un diverso procedimento penale conclusosi con l’archiviazione. Tali vizi sono stati fatti oggetto di tre distinte questioni di diritto sollevate con l’atto di appello. Nella giornata di ieri, la Quinta Sezione Penale della Corte di Appello di Napoli, in accoglimento delle questioni di diritto proposte dall’avvocato Stefano Vozella, ha dichiarato la nullità totale della sentenza di primo grado, così travolgendo tutti gli aspetti della condanna di primo grado.