Roberto Speranza a Frigento: "Servono più risorse sulla sanità"

L'ex ministro della salute ripercorre le fasi difficili della pandemia e parla delle sfide future

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Il messaggio di Roberto Speranza dalle aree interne

Frigento.  

Presentato a Frigento in Irpinia, il libro dell'ex ministro della salute Roberto Speranza: "Perchè guariremo. Dai giorni più duri a una nuova idea di salute. Un evento fortemente voluto dall'ex deputato Luigi Famiglietti. A fare gli onori di casa il sindaco Carmine Ciullo. Una visita lampo nei luoghi storici del comune frigentino e poi il convegno nell'auditorium comunale in piazza Falcone e Borsellino moderato da Riccardo Di Blasi, alla presenza di Stefania Di Cecilia, Saverio Genua e Toni Ricciardi al tavolo dei ralatori. 

Il libro:

"In queste pagine ripercorriamo i mesi che hanno segnato tutti noi, dall’esplosione dei contagi al primo traumatico lockdown, e poi la paura, il coprifuoco, le misure di sicurezza, fino alla campagna vaccinale che ci ha portati finalmente fuori dall’incubo. Entriamo dietro le quinte per capire cosa è accaduto davvero: la corsa per mettere a punto i progetti previsti dal Pnrr, il cambio di governo nel pieno della seconda ondata, la sfida di ridisegnare la sanità italiana per portarla più vicino alle persone, sul territorio.

Una storia che è stata raccontata in tanti modi ma mai dall’interno, dal punto di vista di chi ha dovuto prendere decisioni da cui dipendevano migliaia di vite umane e ha lavorato per tentare di evitare che giorni così duri possano tornare. Il racconto in prima persona degli anni da ministro firmato da Roberto Speranza è ben più di un saggio.

 È una testimonianza accorata, è una narrazione serrata, è una memoria preziosa. Ancora di più oggi, quando si avvertono i segnali preoccupanti di un’inversione di tendenza, di una contrazione degli investimenti nella sanità. Perché, scrive l’autore, un Paese che non valorizza il suo personale sanitario, che non lo mette nelle giuste condizioni per lavorare al meglio, che non difende e non rafforza la sua sanità pubblica è un Paese che domani si troverà disarmato. E questo l’Italia non può permetterselo".

Il messaggio di Roberto Speranza dalle aree interne: "Il servizio sanitario nazionale è la cosa più importante che abbiamo. Un patrimonio prezioso del paese e dobbiamo difenderlo col coltello tra i denti. Sono molto preoccupato, perchè abbiamo bisogno di mettere più risorse sulla sanità, altrimenti rischiamo di non reggere le sfide del futuro. La sanità è fondamentale. Ce ne siamo accorti durante la pandemia, in quegli anni sono aumentate le risorse e gli investimenti.  Usciti dall'emergenza, stiamo dimenticando quella lezione e si sta purtroppo tornando a disinvestire. E questo è davvero molto grave. Un errore a cui dobbiamo porre rimedio nel più breve tempo possibile".

Dello stesso avviso Luigi Famiglietti: "Siamo di fronte a forti tagli sulla sanità e la preoccupazione è altissima. E rispetto anche alla pianificazione che era stata fatta all'inizio del Pnrr con i governi Conte e Draghi e il ministro Speranza su un forte potenziamento della sanità territoriale. Oggi c'è molta preoccupazione, in quanto tutto ciò che si era programmato, non si sta realizzando in toto. Vi è la necessità di rilanciare molto la sanità territoriale, con l'assistenza domiciliare, la telemedicina. La rabbia deriva dal fatto che ci sono tantissimi fondi, dal Pnrr alla programmazione 2021-2027 che ci auguriamo vengano spesi bene".