Ariano Irpino e Atripalda: carabinieri in chiesa tra la gente contro le truffe

Prosegue l'attività di prevenzione nelle parrocchie in Irpinia

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Consigli contro le truffe, incontri in chiesa con i carabinieri ad Ariano Irpino e Atripalda

Ariano Irpino.  

Le attività promosse dal comando provinciale dei carabinieri di Avellino, per la sicurezza dei cittadini, proseguono con la campagna di prevenzione contro le truffe agli anziani, promossa dal comando generale dell’arma. L’obiettivo è quello di sensibilizzare e informare una delle fasce più vulnerabili della popolazione, attraverso iniziative mirate e di grande impatto sociale.

Tra i recenti incontri mirati al contrasto del fenomeno delle truffe, spiccano quelli tenuti, nella giornata domenicale, dai carabinieri delle compagnie di Avellino e Ariano Irpino rispettivamente svolte nelle comunità parrocchiali di Atripalda e Ariano Irpino.

In ogni occasione, i rispettivi comandanti hanno offerto consigli pratici per prevenire le truffe, un fenomeno odioso che colpisce in modo particolare gli anziani. Gli incontri si sono focalizzati sul riconoscimento dei comportamenti tipici dei truffatori, fornendo utili indicazioni per difendersi.

Tra i suggerimenti principali, è stato ribadito di non esitare a contattare il numero di emergenza “112”, attivo 24 ore su 24, prima di effettuare pagamenti o consentire l’accesso in casa a persone sconosciute.

Questa campagna di prevenzione si distingue per il suo approccio diretto e capillare, volto a rafforzare il legame di fiducia tra l’arma dei carabinieri e le comunità. 

Proprio ad Ariano Irpino, avevano rischiato di trascorrere un triste e amaro capodanno due famiglie del luogo, la prima in contrada Serra e la seconda in località Manna finite nella rete delle truffe in abitazioni. Ma i carabinieri diretti dal capitano Ludovica Arrabito intervennero dopo pochi minuti bloccando all'uscita da un abitazione il lestofante con i soldi addosso.

Dopo un tentativo andato a vuoto, grazie alla lucidità della prima vittima, alla quale era stato chiesto di recarsi in centro per la consegna del denaro con la solita scusa del figlio coinvolto in un incidente stradale, il secondo andato a segno,venne  bloccato in extremis sul filo dei secondi all’arrivo dei carabinieri, quelli veri.

Il truffatore era riuscito già ad impossessarsi del bottino, circa 25.000 euro in contanti dopo aver imbambolato una donna con la solita tecnica emotiva del finto maresciallo e del coinvolgimento di un figlio o parente delle vittime in un incidente stradale.

Utenze come spesso avviene in questi casi, tenute bloccate per evitare alle due vittime di poter dialogare tra loro. L'uomo in pratica non aveva mai chiuso la linea telefonica, mantenendo la comunicazione così sempre aperta.

Al figlio invece nel frattempo era stato chiesto di recarsi in caserma per ricevere una comunicazione urgente da un maresciallo. Tutto falso.  L’intuito del piantone di turno, un carabiniere donna e la rapidità di azione della stazione, nucleo radiomobile e operativo permise di acciuffare il giovane truffatore, del napoletano, 24 anni, appena uscito di casa con il malloppo di soldi in mano. Tra le sue richieste aveva tentato di farsi consegnare anche dei preziosi. Sarebbe fuggito immediatamente alla guida di una fiat panda se i carabinieri non fossero arrivati così in tempo, velocemente sul posto.