Avellino: così volevano uccidere il figlio del boss, ricostruita la dinamica

I militari dell'Arma stanno analizzando il proiettile estratto dal corpo del 19enne di Mercogliano

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Avellino.  

di Paola Iandolo 

Continuano a ritmo serrato le indagini sul ferimento del figlio del boss Carmine Valente detto "Caramella". Luigi Valente,19enne di Mercogliano è stato centrato da un solo colpo, ma i proiettili esplosi sarebbero stati più di uno. Indagini finalizzate a risalire all'autore dell'agguato. Gli inquirenti stanno acquisendo anche le immagini delle telecamere di videosorveglianza attive nella zona che collega i due quartieri periferici della città. Il tutto per individuare chi ha premuto il grilletto alle 20.30 di domenica sera tra Rione Mazzini e Rione San Tommaso. L'autore del ferimento ha sparato ad altezza uomo e avrebbe sparato più volte. Ricordiamo che Luigi Valente non ha precedenti penali.

I sopralluoghi 

I militari dell'Arma hanno già effettuato un accurato sopralluogo alla ricerca di elementi utili alle indagini e riscontri alla versione fornita finora dal 19enne. Non ci sono indicazioni precise sull'area dove è avvenuto il ferimento. È stata passata al setaccio la strada che dal quartiere conduce a San Tommaso per cercare bossoli e tracce dell'agguato. Ma non è stato trovato nulla. Al vaglio degli inquireinti anche la versione fornita dagli amici di Luigi Valente che dopo l'agguato hanno accompagnato il giovane all'ospedale di Avellino. La versione fornita dalla vittima non convince. Gli investigatori stanno lavorando per inquadrare anche il contesto in cui è avvenuto il ferimento del figlio di Carmine Valente, considerato un esponente di primo piano della criminalità organizzata locale, considerato elemento del Nuovo Clan Partenio. Carmine Valente, detto "Caramella", è stato condannato a ventuno anni di reclusione per associazione a delinquere. Un aspetto non secondario che mette in allerta Procura e forze dell'ordine. Sull'episodio gli esponenti di LIbera Avellino hanno chiesto l'intervento del Prefetto e di alzare il livello di attenzione nuovamente sulla microcriminalità e sugli ambienti legati alle organizzazioni criminali storiche operative in Irpinia  e smantellate nel 2019 con l'operazione Nuovo Clan Partenio e Aste OK.. 

Accertamenti sul colpo che ha ferito il 19enne

Altri elementi utili alle indagini potrebbero arrivare dal proiettile estratto dal corpo di Luigi Valente. Ogiva estratta dai sanitari del 118 e consegnata ai carabinieri e prontamente sottoposta a sequestro. In corso in queste ore sono in corso gli accertamenti per risalire al tipo di arma. Dovrebbe trattarsi di una calibro 7,65.